E’ partita decisamente male la prima seduta di Dicembre 2019 per il principale listino italiano, che ha segnato un calo di oltre 2 punti percentuali.
Ad alimentare le copiose vendite sono state le rinnovate tensioni commerciali internazionali, con il presidente Trump che ha annunciato la volontà di imporre nuove tariffe sull’importazione di metalli dal Brasile e dall’ Argentina.
Juventus (-8.41%), Recordati (-5.02%) e A2A (-4.36%) sono stati i titoli italiani a subire la maggiore flessione. Il prezzo delle azioni Juve, in particolare, ha sofferto per l’avvio dell’aumento di capitale da 300 milioni di euro.
Quella di ieri è stata una giornata significativa per la multinazionale farmaceutica Recordati che ha toccato un nuovo minimo a 5 mesi, scivolando fino a quota 36.16 euro per poi assestarsi.
Da circa due mesi il quadro tecnico di medio periodo su Recordati mostrava un’evidente difficoltà a scambiare sopra quota 38.50 euro, anche se il mercato è per ora riuscito ad evitare grossi scivoloni scambiando lateralmente in area 37 euro.
Sarà fondamentale nella giornata odierna capire come il titolo reagirà al test del supporto a quota 36 euro, poiché una chiusura al di sotto di tale livello, sia sul giornaliero ma ancor più sul settimanale, contribuirebbe ad alimentare il rischio di ulteriori crolli; viceversa un rimbalzo darebbe ancora una chance al titolo per resistere alla forza dei venditori.
Prima di effettuare nuovi acquisti nel contesto attuale è comunque consigliabile attendere un chiaro segnale d’inversione, ovvero una chiusura giornaliera superiore a 38.90 euro.
Nella seduta odierna di Borsa Italiana le azioni di Recordati ritrovano il segno positivo e al momento della scrittura scambiano a 36,70 euro, in rialzo dell’1.50%. Nel corso dell’ultimo mese il prezzo delle azioni Recordati ha registrato un rialzo di appena lo 0,68 per cento. Rispetto ad un anno fa, invece, le quiotazioni Recordati hanno segnato un apprezzamento del 31 per cento.
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