Enel ha resi noti i dettagli del piano industriale 2020-2022. Nel documento si fa riferimento a futura politica dei dividendi, obiettivi e strategie. E’ molto probabile che i contenuti del piano industriale possano condizionare l’andamento del titolo Enel sul Ftse Mib oggi.

Per capire come posizionarsi sulle azioni del colosso dell’energia in vista dell’apertura delle contrattazioni, è necessario avere ben chiari i punti salenti del piano industriale. 

Anzitutto la politica remunerativa (uno degli argomenti più interessanti dal punto di vista degli investitori). Il dividendo Enel dei prossimi anni sarà pari all’importo più elevato fra il 70 per cento dell’utile netto ordinario consolidato e il dividendo per azione minimo garantito. Il vertice prevede un tasso di crescita medio annuo pari all’8,4 per cento per il dividendo per azione implicito e del 7,7 per cento per il dividendo per azione minimo. Più nel dettaglio il dividendo Enel per azione minimo per il biennio 2020/2021 ha registrato un incremento di un centesimo ed è stato fissato rispettivamente a 0,35 euro e a 0,37 euro. Il vertice del colosso dell’energia ha anche stabilito un nuovo dividendo per azione minimo di 0,4 euro per azione nel 2022.

Nel complesso, quindi, la politica dei dividendi Enel ha registrato un leggero miglioramento nel nuovo piano industriale al 2022.

Una sezione consistente del documento reso noto dai vertici della società fa poi riferimento ad investimenti a target. Per quello che riguarda la prima voce Enel punta ad investimenti organici al 2022 per un ammontare totale pari a 28,7 miliardi di euro. Tale target include un incremento dell’11 per cento nel confronto con il precedente piano del colosso dell’elettricità. Secondo le proiezioni del management l’incremento degli investimenti andrà a determinare un aumento del 13 per cento del margine operativo lordo (ora atteso a 20,1 miliardi di euro nel 2022) rispetto ai 17,8 miliardi di euro indicati nel precedente piano. 

Per quello che riguarda gli altri target, l’utile netto ordinario 2022 di Enel è visto a quota 6,1 miliardi di euro, nel il 27 per cento in più dai 4,8 miliardi previsti per il 2019. In particolare il target per il 2021 è visto in aumento di circa 200 milioni di euro rispetto a quanto comuicato nel piano precedente. Per quanto riguarda i profitti, cresceranno dai 4,8 miliardi attesi nel 2019 a 5,4 miliardi previsti per il 2020 fino ai 5,8 miliardi del 2021.

A causa dei maggiori investimenti l’indebitamento finanziario netto di Enel dovrebbe segnare un aumento di circa 1,4 miliardi di euro nell’arco di piano. Il debito netto del colosso dell’elettricità dovrebbe quindi salire a 47,3 miliardi di euro nel 2022 dai 45,9 miliardi di euro stimati per l’esercizio in corso. 

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