Apertura di contrattazioni drammatica per il titolo Fiat Chrysler. Dopo pochi minuti dall’avvio degli scambi il valore delle azioni FCA è in ribasso di oltre il 4 per cento. A causa della corsa a vendere, il titolo del Lingotto è immediatamente precipitato nelle retrovie di Borsa Italiana.
In questo momento le azioni FCA sono le peggiori del Ftse Mib. Dinanzi ad un crollo di tali proporzioni è logico chiedersi quali siano i motivi di un così forte ribasso.
In realtà, nonostante l’oggettiva impressione che un tracollo di questa portata comporta, la corsa a vendere azioni FCA in borsa oggi era facilmente prevedibile. Il titolo crolla perchè sconta le gravissime accuse che sono arrivate ieri dagli Stati Uniti con il colosso del settore auto General Motors che ha annunciato che promuoverà una causa contro Fiat Chrysler con l’accusa di corruzione.
GM, diretto competitor di FCA, ha dichiarato di essere in grado di provare nel periodo tra il 2009 e il 2015, la società italo-americana avrebbe manipolato con tangenti le trattative con il sindacato statunitense United Auto Workers. In pratica General Motors accuserebbe FCA di corruzione nella conduzione dei colloqui con i sindacati. Non è necessario essere degli esperti di finanza per capire che accuse di questo tipo sono gravissime. In pratica General Motors punterebbe il dito su fatti avvenuti nei migliori anni dell’era Marchionne.
Dinanzi ad accuse così gravi la risposta della casa italo-americana non si è fatta attendere. Già poco dopo la diffusione delle dichiarazioni di General Motors, dal Lingotto era arrivato un durissimo comunicato stampa di replica.
Attraverso questa nota FCA ha fatto sapere che tutte le accuse mosse da General Motors altro non sono che un tentativo completamente infondato che punta a “distogliere l’attenzione dalle sfide proprie di quella società“. Il Lingotto ha poi precisato che non è assolutamente causale che questo affondo arrivi in un momento in cui FCA sta dimostrando di essere un concorrente sempre più forte della storica società americana. In tal senso nella nota del Lingotto non manca ovviamente un riferimento all’operazione di fusione con PSA Peugeot.
Insomma per Fiat Chrysler le accuse di aver pagato tangenti ai sindacati Usa mosse dalla rivale General Motors non solo sono false ma sono anche un maligno tentativo di andare a condizionare la capacità che la società italo-americana sta mostrano nel creare importante valore per tutti i suoi stakeholders.
La reazione del mercato, con il sell-off che si è abbattuto sul titolo del Lingotto in avvio scambi, dimostra che le accuse lanciate da General Motors hanno comunque turbato gli investitori. A questo punto è probabile che lo scontro si trasferisca nelle sedi giudiziarie visto e considerato che da FCA hanno già fatto sapere che la società si difenderà con tutte le sue forze dalle accuse di GM.
Dal punto di vista tecnico il crollo delle azioni FCA sul Ftse Mib va ad assottigliare la pur positiva performance del titolo su base mensile. Considerando il calo odierno, la prestazione di Fiat Chrysler su base mensile è ora positiva del 13 per cento. Resta tonica ma si riduce ovviamente di intensità anche la prestazione su base annua del titolo dove si evidenzia un aumento del 6,53 per cento.
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