Sono tantissimi gli italiani che scelgono di investire in BTP. Tra la carta più preferita c’è quella a lunga scadenza. Il BTP decennale è spesso presente nei portafogli di investimento di molti risparmiatori.
Ultimamente il rendimento dei BTP a 10 anni ha registrato un leggero aumento e questa è una buona notizia per gli investitori anche se la portata dell’incremento è stata contenuta ed è comunque sempre necessario fare i conti anche qualche rischio. Insomma investire in BTP non è una passeggiata e di questo è sempre necessario esserne consapevoli.
Fatta questa premessa, per investire in BTP ci sono due titoli a disposizione: il BTP scadenza 1 agosto 2029 e cedola del 3% e il BTP scadenza 1 novembre 2029 e cedola del 5,25%. Quale è meglio scegliere? Per rispondere a questa domanda è necessario fare un confronto tra i due titoli. Ovviamente non sta scritto da nessuna parte che sia necessario per forza investire in uno dei due titoli. Al di là dei BTP, infatti, ci sono tantissimi altri asset e strumenti di investimento da provare.
BTP 1 agosto 2029 3% recensione
Il primo BTP a 10 anni che esamineremo è quello con scadenza 1 agosto 2029 e cedola del 3%. Attenzione perchè il 3% di remunerazione va inteso al lordo. Calcolando anche le tasse, la cedola scende al 2,625 per cento. Pur considerando le tasse (in questo caso del 12,5 per cento), il rendimento offerto da questo BTP a 10 anni è comunque interessante.
Come però dicevano prima, attenzione alle insidie. A novembre 2019, infatti, la quotazione del titolo era pari 116. Considerando questo valore, il rendimento effettivo netto del titolo passa ad un modestissimo 0,88%. Tutto questo avviene perchè al guadagno che deriva dalla somma delle cedole, è sempre necessario eliminare la perdita in conto capitale alla scadenza.
Capitolo rischi. Poichè il rischio sovrano è comune a tutta la carta italiana, non riteniamo opportuno ricordare che il BTP decennale scadenza 1 agosto 2029 subirebbe gravi conseguenze in caso di default dell’Italia. Il vero e concreto rischio connesso al titolo riguarda il tasso ossia quello che potrebbe avvenire nel caso in cui ci dovesse essere un aumento dei tassi. In presenza di una crisi del debito, come quella del 2011, il rendimento del decennale scadenza 1 agosto 2029 ne pagherebbe le conseguenze.
Con tassi in aumento fino al 4 per cento, la quotazione del BTP scenderebbe a 90,03 e ci sarebbe una perdita del 23,08 per cento. Un bel salasso da pagare.
BTP 1 novembre 2029 cedola 5,25% recensione
Il secondo decennale che esaminiamo è il BTP scadenza 1 novembre 2029. Questo titolo offre una cedola lorda del 5,25 per cento. Essendo la tassazione applicata del 12,5 per cento, il guadagno netto ammonta al 4,59375%. A novembre 2019, la quotazione del BTP decennale in questione è di 137,3. Considerando tutti i parametri, il rendimento netto del BTP scadenza 1 novembre 2019 si attesta allo 0,71 per cento.
Se si vuol fare un confronto tra i rendimenti dei due BTP a 10 anni, l’esito è palese: questo BTP decennale è peggiore del primo.
Capitolo rischi. Come già detto per il titolo precedente, anche nel caso del BTP scadenza 1 novembre 2029, un aumento dei tassi di interesse avrebbe effetti immediati. Dinanzi a questa ipotesi, infatti, il BTP scadenza 1 novembre 2029, perderebbe subito di valore. E’ interessante notare che nonostante renda meno del precedente titolo, questo BTP a 10 anni è più rischioso.
Questa apparente anomalia si spiega alla luce di alcuni fattori. Anzitutto c’è da considerare che essendo il suo rendimento basso, la variazione necessaria a portare il titolo su un certo valore è alta. In secondo luogo questo BTP a 10 anni ha una scadenza più lunga (di mesi ma comunque più lunga) e di conseguenza ha una maggiore sensibilità del prezzo al variare dei tassi.
Per finire il BTP decennale scadenza novembre 2029 deve anche fare i conti con la naturale preferenza che gli investitori accordano alla carta che presenta una cedola più alta.
La minore redditività del BTP novembre 2029 è anche legata alla maggiore convenienza fiscale. Essendo questo BTP più caro, esso avrà una maggiore minusvalenza deducibile. In parole povere c’è un risparmio fiscale aggiuntivo.
E allora quale titolo preferite tra il BTP scadenza 1 agosto 2029 e il BTP scadenza 1 novembre 2029.
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