Azioni Unicredit, Intesa Sanpaolo e Ubi Banca nel mirino degli analisti. Gli esperti hanno rianalizzato la loro raccomandazione su ognuno dei tre citati titoli. 

Nel caso di UBI Banca, gli analisti di Fitch hanno confermato tutti i rating sulla solidità patrimoniale. Nel dettaglio gli esperti hanno ribadito il Long-Term Issuer Default Rating a livello BBB- e il Short-Term Issuer Default Rating a livello F3. Anche il notch del Viability Rating di UBI Banca è stato confermato a bbb- dagli analisti. Nel loro report su UBI, gli analisti di Fitch hanno precisato che il rating riflette lo stabile modello di business dell’istituto bancario ed coerente con la qualità dell’attivo dell’istituto. Secondo gli esperti internazionali quest’ultima è debole ma è comunque in miglioramento. Per Fitch, comunque, l’outlook su UBI Banca resta negativo sul Long-Term Issuer Default Rating. Queste prospettive riflettono il rischio di possibili pressioni sul rating che potrebbero derivare dal deterioramento del contesto economico italiano e del rating sovrano. 

Le comunicazioni di Fitch sul rating di UBI Banca potrebbero condizionare l’andamento del titolo bancario sul Ftse Mib oggi. Tra l’altro UBI Banca è stata anche al centro di un report di Milano Finanza sul risiko fusioni. Clicca qui per leggere le ultime novità. 

Anche il rating Unicredit è stato confermato dagli analisti di Fitch. Secondo gli esperti, infatti, il Long-Term Issuer Default Rating Unicredit resta a livello BBB mentre il Short-Term Issuer Default Rating rimane a F2 e il Viability Rating è confermato a bbb. Secondo l’agenzia internazionale il rating della banca guidata da Mustier riflette il miglioramento della performance finanziaria che è stato registrato negli ultimi tre anni e la capacità della banca di rispettare la timelime del piano industriale. L’outlook Unicredit, però resta negativo sul Long-Term Issuer Default Rating a causa del rischio di possibili pressioni sul rating causate a loro volta dal deterioramento del contesto economico italiano. Fitch lo ha detto chiaramente: se il rating Italia dovesse subire un downgrade allora anche quello di Unicredit subirebbe un taglio.

Conferma anche per il rating Intesa Sanpaolo. Per quello che riguarda la banca guidata da Messina, gli analisti internazionali hanno ribadito il Long-Term Issuer Default Rating a BBB, il Short-Term Issuer Default Rating a F2 e il Viability Rating a bbb. Secondo gli analisti il rating riflette la posizione di leadership che la banca di Messina ha raggiunto in Italia e valorizza la capacità di diversificazione che caratterizza l’istituto.

L’outloook Intesa Sanpaolo resta negativo sul Long-Term Issuer Default Rating a causa delle pressioni che il raing potrebbe subire in scia all’ulteriore deterioramento del contesto macro in Italia. Per Intesa Sanpaolo vale lo stesso discorso di Unicredit: un downgrade dell’Italia significherebbe un taglio del rating della banca. In automatico. 

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