I titoli del settore bancario potrebbero segnare variazioni di prezzo su Borsa Italiana oggi fin dall’apertura delle contrattazioni. Il quotidiano Milano Finanza ha nuovamente fatto il punto sul risiko del settore bancario. Le ultime indiscrezioni potrebbero essere usate dai traders per posizionarsi e fare speculazione sulle azioni delle banche. La questione risiko del settore bancario è stata esaminata dal quotidiano economico adottando il punto di vista di UBI Banca

Secondo Milano Finanza, UBI Banca potrebbe essere il polo aggragente italiane tra le varie banca italiane. Una serie di caratteristiche strutturali potrebbero fare di UBI Banca l’istituto attorno al quale si potrebbe andare a sviluppare l’intero dossier aggregazioni. Tra gli elementi che suggeriscono questo primato di UBI Banca ci sono il posizionamento geografico ma anche la solidità patrimoniale e le dimensioni della banca. In pratica alla luce di tutte queste peculiarità, UBI Banca potrebbe essere l’istituto attorno al quale si svilupperebbe il risiko del settore banche italiane. 

Ma con chi si fonderebbe UBI Banca? Le indiscrezioni sulla fusione di UBI Banca non sono una novità nel panorama delle notizie price sensitive. Di operazione di M&A con al centro UBI Banca si parla oramai da tanto tempo ma, rispetto al passato, qualcosa è cambiato. 

Secondo Milano Finanza le possibilità di una fusione UBI Banca Banco BPM sono in calo rispetto al passato. Un’ipotesi attualmente più gettonata è quella sulla fusione tra UBI Banca e BPER Banca. L’ex Banca Popolare Emilia Romagna è impegnata nel processo di integrazione di Unipol Banca ma, secondo alcune indiscrezioni di stampa, non avrebbe intenzione di bloccare il suo trend di crescita.

E l’ipotesi fusione UBI Banca Monte dei Paschi? Di aggregazione tra UBI e Banca MPS si era molto parlato nei mesi scorsi ma da Bergamo sono poi arrivate secche smentite a quelle che erano solo indiscrezioni di stampa. 

Secondo Milano Finanza ad oggi non è esclusa una integrazione tra UBI e Banca Monte dei Paschi sia pure a condizioni molto precise. 

In generale il quotidiano economico si è detto convinto che UBI Banca aprirà il dossier aggregazioni nel 2020. Scrive il quotidiano finanziario che il prossimo anno sarà quello buono non solo perché la pressione sui ricavi è diventata sempre più gravosa in uno scenario di tassi low for long, “ma anche perché diversi attori sul mercato potrebbero imprimere un’accelerazione al risiko“.

Una cosa è certa: sul Ftse Mib oggi 18 novembre le azioni UBI Banca sono da monitorare. Le indiscrezioni di stampa, infatti, potrebbe essere usate come assist per entrare sul titolo. 

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