Tante le emissioni di titoli di stato italiani nell’ultimo trimestre 2019. Il Tesoro ha reso noto le prime indicazioni sulle emissioni di BTP e CTZ nel quarto trimestre 2019. Il calendario non è completo anche perchè è stato lo stesso MEF a precisare che potrebbero essere emessi altri titoli, oltre a quelli già previsti, alla luce delle condizioni dei mercati finanziari.
Fatta questa premessa quali saranno i principali titoli di stato che verranno emessi tra ottobre e dicembre 2019? Stando alle prime comunicazioni del Tesoro, ci dovrebbero essere tre nuovi titoli nell’ultimo trimestre dell’anno in corso in affincamento ad alcune riaperture significative di precedenti emissioni.
I tre nuovi titoli di stato che il Tesoro emetterà tra ottobre e dicembre 2019 saranno i seguenti:
- BTP 5 anni con scadenza 01/02/2025 e ammontare minimo di emissione fissato a 10 miliardi di Euro
- BTP 7 anni con scadenza 15/01/2027 e ammontare minimo di emissione a 10 miliardi di Euro
- CTZ con scadenza 29/11/2021 e ammontare minimo di emissione a 9 miliardi di Euro
Accanto a questi nuovi totoli di stato in collocamento nell’ultimo trimestre 2019 ci saranno poi una serie di riapertute, ossia di nuve tranche, di titoli in corso di emissione. Le nuove tranche di titoli di stato italiani che verranno emesse tra ottobre e dicembre 2019 saranno le seguenti:
- BTP Tranche 16/09/2019 – 15/01/2023 e cedola del 0,05%
- BTP Tranche 15/04/2019 – 15/07/2026 e cedola del 2,1%
- BTP Tranche 01/09/2019 – 01/04/2030 e cedola del 1,35%
- CCTeu Tranche 15/01/2019 – 15/01/2025
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha anche precisato che potrebbero essere offerte ulteriori tranche di titoli nominali in corso di emissione con scadenza superiore ai 10 anni e indicizzati all’inflazione anche per tenere in considerazione “eventuali dislocazioni sul mercato secondario di detti titoli”.
Lo stesso MEF ha anche precisato che potrebbero essere offerte altre tranche di titoli a medio e lungo termine, nominali – a tasso fisso e variabile (CCTeu) – e indicizzati all’inflazione, non più in corso di emissione al fine di poter garantire l’efficienza del mercato secondario.
Per quello che riguarda le attese, tutto lascia prevedere che il trend in atto sui rendimenti dei titoli di stato possa proseguire anche nell’ultimo trimestre 2019. Ovviamente affinchè le aste di BTP e CTZ possano chiudersi nel migliore dei modi è necessario che non ci siano elementi di disturbo ossia nuovi motivi di tensione sui mercati.
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