Il titolo Prysmian è il peggiore sul Ftse Mib oggi 16 settembre. A fronte di un indice azionario di Borsa Italiana che segna un ribasso dello 0,37 per cento, Prysmian fa nettamente peggio con un calo del 4,3 per cento. L’intensità delle vendite è stata così forte che il titolo Prymian è precipitato in fondo all’indice di riferimento e, mentre è in corso la scrittura del post, conferma essere il peggiore sul Ftse Mib.
Dall’esame del grafico intraday, emerge come nel corso della mattinata le quotazioni della società dei cavi e sistemi abbiano raggiunto un minimo intraday a 20,04 prima di risalire leggermente. Il supporto a 20 euro, quindi, sembra per ora resistere anche se non è escluso che nel corso della giornata l’intensificazione delle vendite possa determinare un ritorno ai livelli di fine agosto (esempio 18,75 euro il prezzo di chiusura della seduta del 23 agosto 2019).
Dinanzi ad un quadro simile è logico che investitori e traders si stiano chiedendo quali sono i motivi del crollo delle azioni Prysmian. Perchè il titolo crolla a tal punto da essere il peggiore sul Ftse Mib?
Il sell-off sulla società non è casuale ma è il frutto della decisione della società americana Corning, attiva nel segmento di mercato della fibra ottica, di procedere con un taglio delle stime sui ricavi per due divisioni dell’azienda. La notizia ha avuto un effetto drammatico sulle azioni Corning che, nell’after market della borsa americana, hanno segnato un calo di ben il 9 per cento.
La società Usa ha precisato che le vendite nel terzo trimestre sono previste in calo di circa il 10 per cento su base annua contro una precedente stima che faceva riferimento ad una flessione inferiore al 5 per cento. La nuova indicazione sposta la previsione di un calo compreso tra il 3 per cento e il 5 per cento delle vendite annue del 2019 della divisione. Vengono quindi smentite le precedenti indicazioni che facevano riferimento ad un incremento del dato riferito all’interno 2019.
Ricordiamo che in Prysmian le attività tlc avevano segnato nell’esercizio 2018 ricavi per complessivi 1,63 miliardi di euro circa contro gli 11,5 miliardi di euro di ricavi totali. Nel primo semestre 2019 il dato avva registrato un increnmento su base annua pari al 7,9 per cento sempre a livello di ricavi (886 milioni di euro).
Il crollo di Prysmian a piazza affari potrebbe quindi essere solo una reazione di istinto alla notizia del sell-off sull’americana Corning e non il frutto di timori concreti.
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