Saranno le dimissioni di Conte e quindi l’ufficializzazione della crisi di governo i temi caldi della seduta di oggi di Borsa Italiana. Dopo alcuni giorni di tregua, quindi, la situazione politica italiana torna ad essere in primo piano sul Ftse Mib. La domanda che tutti gli investitori si pongono in vista dell’apertura degli scambi è solo una: Borsa Italiana crollerà dopo l’annuncio delle dimissioni di Conte oppure gli indici azionari saranno comunque in grado di contenere le perdite. 

Per provare a tracciare una strategia trading da implementare all’opening bell è necessario tenere in considerazione il timing di quanto avvenuto ieri. La seconda seduta della settimana si è chiusa con il Ftse Mib in ribasso dell’1,11 per cento a quota 20485 punti. Le vendite sull’indici di riferimento, come emerge dal grafico intraday, si sono intensificate nel corso del pomeriggio quando ossia è iniziato il discorso di Conte e il successivo dibattito parlamentare. Tuttavia le dimissioni di Conte sono arrivate ieri sera a borsa chiusa e quindi non è da escludere che la vera reazione da parte dei mercati possa esserci oggi in avvio di scambi. Tra l’altro sempre oggi 21 agosto avranno anche inizio le consultazioni del Capo dello Stato e quindi non è da escludere una forte volatilità sugli scambi a seconda della direzione che prenderanno le notizie. Questo perchè esiste una profonda consapevolezza da parte degli investitori che gli scenari possibili con la crisi di governo siano più di uno. A tal riguardo si rimanda alla lettura dell’approfondimento sulle strategie trading su EUR/USD e Borsa Italiana con la crisi di governo.

Sempre per fare un parallelismo con la giornata di ieri, una sorta di preview su quanto potrebbe avvenire in borsa oggi, va evidenziato che a registrare i cali più ampi siano state le azioni del settore bancario e quelle del comparto utility. Questo non deve meravigliare poichè è quasi automatico che ogni qual volta ci siano tensioni e incertezze di tipo politico, ad affondare siano quei titoli più esposti al debito italiano ossia le banche e le utilities. Più nel dettaglio le vendite più ampie hanno interessato Unicredit e BPER Banca. Dopo due giornate all’insegna del recupero, le due banche hanno perso nella seduta di ieri il 2,24 per cento e il 3,18 per cento. Segno rosso anche per le azioni Intesa Sanpaolo che hanno registrato un calo dello 0,56 per cento e, nel settore utility, per Atlantia che ha chiuso a -2,98 per cento e per Enel che ha perso l’1,93 per cento. 

E oggi cosa avverrà su Borsa Italiana dopo la notizia delle dimissioni di Conte e quindi l’ufficializzazione della crisi di governo? Tutto è nelle mani di Matterella. 

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