Crollo a picco per il titolo Ferrari su Borsa Italiana oggi. Le bordate di vendite che colpisco la società del cavallino sul Ftse Mib sono talmente forti da far finire il titolo della “Rossa” in asta di volatilità per eccesso di ribasso. Mentre è in corso la scrittura del post, le azioni Ferrari risultano sospese su Borsa Italiana con una flessione teorica del 7,07 per cento a quota 141 euro.
Come emerge dal grafico intraday, il titolo Ferrari ha raggiunto questa mattina un minimo intaday a quota 139 euro. Considerando che il massimo di giornata è stato fin qui raggiunto a 150 euro (prezzo di apertura del titolo a 146 euro), si può affermare che le azioni Ferrari al momento della redazione del post perdono ben 10 euro di prezzo.
Il crollo del titolo Ferrari va inquadrato nella più vasta correzione ribassista che caratterizza il Ftse Mib oggi 2 agosto. Come abbiamo avuto già modo di evidenzare, il sell off che travolge Borsa Italiana è stato provocato dall’annuncio di Trump, via Twitter, sui nuovi dazi alla Cina. Ferrari ovviamente sconta la fortissima esposizione in Usa e questo è ovviamente un dato di fatto che non può essere tralasciato.
Tra l’altro proprio Ferrari, poco fa, ha pubblicato i conti del primo semestre. Il periodo si è chiuso con un aumento a doppia cifra dei ricavi e della redditività e con una revisione al rialzo delle stime relative all’intero esercizio e riguardanti la generazione di cassa.
Semestrale Ferrari: risultati conti primo semestre 2019
Più nel dettaglio, Ferrari ha chiuso il primo semestre 2019 con ricavi pari a 1,92 miliardi di euro, rialzo dell’11 per cento rispetto agli 1,74 miliardi di euro che la società del cavallino aveva conseguito nel primo semestre 2018. Forte progressione anche per il margine operativo lordo MOL di Ferrari che, alla fine del primo semestre, si è attestato a quota a 625 milioni di euro con un aumento dell’11 per cento anno su anno. Conseguentemente il MOL Ferrari nella versioen adjusted è stato del 32,5 per cento.
I risultati positivi della semestrale Ferrari proseguono con un reddito operativo che si è attestato a quota i è attestato a 471 milioni con un rialzo del 10 per cento su base annua e con un utile netto che è stato pari a 364 milioni, in progressione del 18 per cento nel confronto con i 309 milioni dei primi sei mesi del 2018.
Per quello che riguarda il debito, l’indebitamento netto di Ferrari alla fine del primo semestre 2019 era pari 353 milioni, in lieve ribasso rispetto ai 370 milioni di debito netto di inizio anno.
Oltre ad aver approvato i conti del primo semestre, il consiglio di amministrazione di Ferrari ha anche fornito le stime aggiornate sull’esercizio in corso. Sostanzialmente il management di Ferrari ha confermato le principali previsioni. Nel dettaglio la società punta a chiudere l’esercizio in corso con ricavi netti in aumento del 3 per cento anno su anno a più di 3,5 miliardi di euro e un MOL in versione adjusted che dovrebbe collocarsi nella forchetta compresa tra 1,2 e 1,25 miliardi di euro. In termini percentuali un Margine Operativo Lordo a questo livello risulterebbe in crescita del 3 per cento rispetto ad un anno fa.
Per quello che riguarda le altre previsioni di bilancio 2019, l’utile per azione diluito dovrebbe collocarsi tra i 3,5 e i 3,7 euro mentre il risultato operativo in versione adjusted dovrebbe attestarsi in una forchetta compresa tra gli 0,85 e gli 0,9 miliardi di euro con un connesso EBIT margin del 24,5 per cento.
Il solo parametro della guidance 2019 in miglioramento rispetto alle precedenti stime è quello relativo alla generazione di cassa. Nell’esercizio 2019 le attività industriali di Ferrari dovrebbero portare ad un flusso di cassa pari a oltre 0,55 miliardi di euro. La precedente stima per questa voce parlava di 0,45 miliardi di euro.
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