Quali sono le previsioni 2019 sui BTP? A causa del recente andamento dello spread BTP BUND, gli analisti si sono divisi sul ritmo che i BTP saranno capaci di tenere nei prossimi mesi dell’anno. Per alcuni esperti il rally dei BTP proseguirà mentre per altri, dopo la fase di calma che ha caratterizzato le ultime settimane, sarà ben presto il momento della tensione e della tempesta. Insomma per i più ottimisti i BTP sono da comprare mentre per i più scettici il ritorno del fattore rischio potrebbe essere imminente.
La situazione di partenza vede il rendimento del decennale in risalita rispetto ai livelli minimi raggiunti nelle scorse settimane grazie all’accordo tra Italia ed Europa che ha bloccato, per ora, l’attivazione della procedura di infrazione contro il nostro Paese. Nella seduta di ieri lo spread BTP BUND è salito fino a 216 punti base facendo registrare una flessione dell’1,93 per cento rispetto al dato precedente. Ovviamente al rialzo del differenziale è corrisposto anche un aumento del rendimento del BTP a 10 anni che è salito fino all’1,788 per cento, nettamente al di sopra rispetto a quell’1,567 per cento, raggiunto lo scorso giovedì (minimo da ottobre 2016).
A partire da questa situazione-base, è quindi possibile introdurre il discorso sulle previsioni. Secondo SocGen, la view sui BTP resta rialzista. Per gli esperti, i titoli di stato italiani a lungo termine sono da preferire rispetto a quelli spagnoli sempre a lungo termine nonostante una possibile marcata volatilità nel breve termine.
Ottimisti sull’andamento dei titoli di stato italiani a lungo termine sono gli esperti di Barclays secondo i quali i BTP continueranno a sovraperformare i restanti bond europei. Per gli analisti inglesi i titoli di stato italiani continueranno a beneficiare delle indiscrezioni sulle prossime mosse di politica monetaria della BCE e del clima positivo creato dall’accordo tra Italia e Unione Europea sul debito tricolore.
Completamente diverso, invece, l’approccio ai BTP da parte di LBBW secondo i quali è necessario adottare una certa cautela anche perchè i margini per un ulteriore calo dello spread BTP BUND sono oramai molto stretti. Gli analisti hanno anche ricordato che l’accordo tra Italia ed UE non pone definitivamente la parola fine al rischio procedura di infrazione per deficit eccessivo visto che è altamente probabile che in ottobre lo scontro Roma Bruxelles possa riprendere.
Questo punto di vista è condiviso anche dall’analista Paolo Zanghieri, senior economist di Generali Investments che, secondo il quale, dopo un’estate tranquilla, potrebbe tornare la tensione sull’Italia a causa della questione del disavanzo. Zanghieri, secondo quanto riportato da Mf-Dowjones, ha affermato che già a settembre inizierà l governo dovrà mettere mano alla prossima legge di legge di bilancio 2020 e lì ci potrebbe essere il primo momento di rottura della tregua estiva con conseguenti effetti sui BTP.
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