Le azioni Fiat Chrysler oggi entrano di diritto nel paniere di titoli da monitorare in vista dell’apertura di Borsa Italiana. Ieri sera, dopo la chiusura della borsa di Milano, FCA ha reso noti i dati sulle immatricolazioni auto del gruppo nel mese di giugno in Italia. Poco prima era stato il Ministero dei Trasporti a rendere noti i dati ufficiali sulle vendite di auto nel nostro paese nel mese che si è appena chiuso.
Purtroppo le indicazioni per quello che riguarda le immatricolazioni FCA non sono positive nè per quanto riguarda le vendite in assoluto nè per quello che riguarda le vendite rispetto all’andamento del mercato. Per FCA, quindi, i dati sulle immatricolazioni auto a giugno in Italia sono stati una doppia disfatta.
Nell’analizzare questi dati partiamo dal dato generale. Il Ministero dei Trasporti ha reso noto che nel mese di giugno le vendite di auto in Italia sono state pari a 171.626 con una flessione del 2,1 per cento rispetto al dato di giugno 2018. Considerando il dato del mese appena chiuso, le vendite di auto in Italia alla fine del semestre 2019 si sono attestate a 1.082.197 con un calo del 3,5 per cento rispetto al primo semestre 2018. Il ribasso ha riguardato sia il settore privati che quello delle società. Il segmento privati è sceso del 4 per cento mentre quello delle società ha fatto registrare un calo del 10,9 per cento.
A giugno FCA ha fatto peggio del mercato immatricolando 38600 autovetture, ammontare che risulta essere in ribasso del 10,9 per cento su base annua.
I dati sull’andamento generale del settore auto nel mese di giugno sono stati commentati da Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto. Secondo De Stefani Cosentino nel confronto con giugno dello scorso anno va conteggiato un giorno lavorativo in meno. Fatta questa premessa, però, è evidente che le immatricolazioni auto abbiano fotografato una situazione in completa stagnazione che è stata confermata anche dal consuntivo del primo semestre. I primi sei mesi dell’anno – ha proseguito il presidente di Federauto, si sono chiusi in territorio negativo, “ipotecando le performance del 2019 che appare sempre di più come un anno di transizione”. Il messaggio di Adolfo De Stefani Consentino è chiaro: con tutta probabilità il 2019 sarà un anno non positivo per le vendite auto in Italia.
Del resto anche secondo il Centro Studi Promotor non ci sono le condizioni per una ripresa nel secondo semestre 2019.
E’ ovvio che i dati sulle immatricolazioni auto a giugno, quelli sulle vendite nel primo semestre 2019 e le proiezioni sull’intero 2019 si candidano ad essere i principali drivers delle azioni FCA su Borsa Italiana oggi.
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