Vendite diffuse su tutte le azioni del settore bancario sul Ftse Mib oggi 25 giugno. I titoli peggiori della seconda di Ottava sono quelli delle banche con BPER Banca e UBI Banca che guidano i ribassi con un rosso di oltre l’1,4 per cento.
La debolezza del settore bancario è dovuta alle ultime evoluzioni sul caso Banca Carige. Le recenti novità sul salvataggio della banca ligure avevano del resto già condizionato l’andamento dei titoli del settore bancario nella seduta di ieri con UBI Banca che aveva rimediato un calo del 2 per cento circa dopo essere stata tirata in ballo in merito ad un suo intervento su Carige (ipotesi, questa, seccamente smentita questa mattina dalla stessa banca ligure come abbiamo riportato in questo articolo). Ebbene oggi sulle azioni del settore bancario continua a soffiare lo stesso vento negativo già presente nella giornata di ieri.
Dietro la tendenza a vendere azioni UBI Banca e azioni BPER Banca (i due titoli che sono sul fondo del Ftse Mib oggi) c’è l’espressione che è stata formulata ieri dal Fondo Interbancario in merito al salvataggio di Banca Carile. Il Fondo, a seguito della bocciatura della proposta degli americani di Apollo, aveva affermato di essere pronto a valutare l’intervento in Carige “con la disponibilità a valutare proposte di intervento che prevedano la partecipazione degli attuali azionisti e di partners pubblici o privati“. Proprio questa espressione aveva aperto la porta a speculazioni di ogni tipo sulla partecipazione della banche. Poichè UBI Banca e BPER Banca da tempo vengono indicate come le poche banche disponibili almeno a prendere in considerazione il salvataggio di Banca Carige, è ovvio che le vendite si siano concentrare su questi due titoli.
Mentre è in corso la scrittura del post il prezzo delle azioni BPER Banca segna un ribasso dell’1,88 per cento a quota 3,55 euro e le quotazioni UBI Banca sono in calo dell’1,83 per cento a 2,25 euro. Vendite diffuse anche sulle altre azioni del comparto banche di Borsa Italiana oggi con il titolo Unicredit in ribasso dello 0,96 per cento a quota 10,35 euro (sulla banca di Mustier anche il peso del definitivo congelamento dell’ipotesi fusione con Commerzbank) e Intesa Sanpaolo che segna un calo dello 0,75 per cento scivolando a quota 1,86 euro.
Evidente l’andamento peggiore rispetto al Ftse Mib che, al momento della redazione, registra un ribasso dello 0,3 per cento a quota 21220 punti.
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