In una giornata caratterizzata dall’intonazione positiva del Ftse Mib, a spiccare è la performance molto negativa delle azioni Atlantia. Mentre è in corso la redazione del post, le quotazioni di Atlantia segnano un ribasso del 3,16 per cento a quota 23,57 euro per azione. Tale prestazione si confronta con quella del Ftse Mib che invece segna un rialzo dello 0,52 per cento a 21473 punti grazie soprattutto alle buona intonazione delle azioni oil.

Il forte ribasso registrato dal titolo Atlantia (le azioni della società hanno toccato oggi un minimo intraday a quota 23,44 euro prima di limare il rosso) ha motivi ben precisi. Sulla borsa di Milano oggi tutti sono consapevoli che dietro al crollo di Atlantia ci sia la decisione dell’Autorità di regolazione dei Trasporti di rivedere il sistema delle tariffe autostradali per l’anno 2020. L’obiettivo della revisione della regole è quello di giungere ad una diminuzione dei pedaggi autostradali cercando di incrementare il livello di trasparenza e l’efficienza dei costi. L’Autorità di Regolazione ha fatto sapere che è sua intenzione introdurre un sistema di prezzo limite (tecnicamente price-cap) per le efficienze e di un ulteriore sistema basato su premialità e penalità. In pratica l’obiettivo di fondo dell’Autorità è quello di valorizzare al massimo il sistema della concessioni autostradali. 

Ad Atlantia, ma più in generale a tutti i gestori che fanno parte dell’associazione Aiscat, il nuovo sistema delle tariffe autostradali non piace. I gestori della rete autostradale, infatti, sono pronti a fare ricorso al TAR. L’impugnazione sarà basata sulla contestazione della natura stessa del provvedimento che, secondo l’Aiscat, si configurerebbe come una modifica unilaterale, arbitraria e inaccettabile di quelle che sono le condizioni in essere della concessione. Oltre alla risposta nella aule di giustizia, l’Aiscat punta anche ad avviare un confronto con il governo. 

Nonostante il quadro poco positivo che si prospetta e nonostante il forte crollo delle azioni Atlantia sul Ftse Mib oggi, gli analisti di Equita sembrano avere fiducia sul titolo. Gli esperti della sim milanese hanno infatti confermato il rating buy con target price a 25,1 euro, decisamente al di sopra di quelle che sono le attuali quotazioni. Secondo Equita la visibilità sulle azioni Atlantia nel medio termine potrebbe essere garantita dalla notizia della cessione di una quota del 30 per cento di Telepass. Proprio in relazione a questa operazione la Reuters nei giorni scorsi aveva fatto riferimento ad una valutazione pari a circa 2 miliardi di euro.

Al di là del crollo di oggi, la performance di Atlantia nell’ultimo mese è stata positiva per il 7,5 per cento.

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