Sono settimane destinate ad entrare nella storia quelle che Banca Popolare di Bari, la più grande banca del Sud Italia, sta vivendo. A cavallo tra giugno e luglio, infatti, sono previsti alcuni appuntamenti destinati a cambiare il corso dell’istituto pugliese.

Da un lato, infatti, ci sarà il passaggio di consegne dallo storico presidente Marco Jacobini ai suoi successori ma dall’altro ci sarà anche la cessione della quota di controllo della Cassa di Risparmio di Orvieto. Il collante tra le due operazioni sarà il riassetto di una banca da tempo in difficoltà e crisi. Oltre a quelli citati i temi all’ordine del giorno in casa Popolare di Bari sono tanti a partire dalla spinosa questione della trasformazione in spa come abbiamo a suo tempo riferito in questo articolo

Venendo però alle questioni più certe, Il Sole 24 Ore ha oggi pubblicato un articolo nel quale si afferma che dopo 30 anni al vertice della Banca Popolare di Bari, Marco Jacobini si appresta a lasciare la presidenza. Stando a quanto affermato dal quotidiano di Confindustria il presidente di lunghissimo corso non si ricandiderà in occasione della prossima assemblea dei soci che sarà chiamata a rinnovare sette degli undici componenti del board tra i quali figura lo stesso presidente. L’importante appuntamento si terrà il prossimo 15 luglio. Quel giorno Marco Jacobini presiederà la sua ultima assemblea dopo 30 anni alla guida dalla banca che venne fondata dal padre Luigi nel 1960. La famiglia Jacobini, però, sarà sempre l’anima della Popolare di Bari. Già oggi ai vertici dell’importante banca pugliese sono presenti i figli del patron, Gianluca e Luigi Jacobini. 

Secondo Il Sole 24 Ore, il fatto che l’assemblea dei soci sia stata convocata per il 14 luglio e non per il 29 giugno, come inizialmente previsto, non è casuale. Per il quotidiano di Confindustria le due settimane in più rispetto a quella che era scadenza iniziale, prevista per il 29 giugno, permetteranno una “migliore definizione delle operazioni in corso“.

Ed a proposito di operazioni in corso d’esecuzione, entriamo nella seconda questione che permetterà alla Popolare di Bari di essere al centro dell’attenzione degli analisti. Tra le operazioni di cessione c’è quella relativa alla Cassa di Risparmio di Orvieto. La banca pugliese dovrà procedere con la valutazione dell’offerta vincolante arrivata da Sri Global un fondo guidato dal finanziere Giulio Gallazzi. Sri Global, per acquisire la quota di controllo della CR di Orvieto, pari al 73,57 per cento del capitale, ha offerto 65 milioni di euro. Adesso spetterà alla Popolare di Bari dare una risposta. 

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