Sarà BPER Banca a salvare Banca Carige? Questa domanda circola oramai con insistenza da alcuni giorni negli ambienti finanziari e non solo. Dopo le prime indiscrezioni, nate da alcune dichiarazioni dell’amministratore delegato Vandelli su un possibile intervento dell’ex Popolare dell’Emilia Romagna su Banca Carige, è arrivata la secca smentita da parte della stessa BPER Banca. Nulla di fatto e soliti rumors destinati subito ad essere chiusi  nel cassetto? 

L’idea che si è fatta il mercato sul possibile salvataggio di Banca Carige ad opera di BPER Banca è ben precisa e rappresenta una sorta di terza opzione tra le due ipotesi che erano circolate con insistenza nei giorni scorsi. In pratica molti investitori credono ad un possibile intervento di BPER Banca su Carige a condizioni molto precise e non negoziabili. 

Secondo Milano Finanza l’ex Popolare dell’Emilia Romagna potrebbe scendere in campo per il salvataggio di Carige solo se l’acquisizione della banca ligure avvenga in linea con quelli che soni i target industriali di BPER Banca nonchè con le previsioni di crescita e sviluppo. Giustamente BPER Banca non è disposta a fare sacrifici per acquisire una banca non solo in gravi difficoltà ma che, come noto, è anche commissariata dalla BCE. 

La diffidenza di BPER Banca è logica e naturale anche in considerazione di quelle che sono state le ultime evoluzioni del dossier relativo al salvataggio di Banca Carige. Il passo indietro di BlackRock ha alimentato dubbi di ogni tipo e non è quindi un’eresia chiedersi i motivi per cui gli americani hanno fatto un passo indietro. In tanti si sono chiesti se dietro la mossa del fondo Usa non ci siano state informazioni particolare che hanno spinto ad interrompere le trattative. Insomma BlackRock sa qualcosa che gli altri non sanno su Banca Carige?

Ovviamente il possibile intervento di BPER Banca su Carige potrebbe essere anche agevolato, in un certo senso, dalla capacità dello Stato italiano di rendere il salvataggio più conveniente. Se dovesse passare quello che, impropriamente, è stato ribattezzato come emendamento salva Banca Carige, ci sarebbero più incentivi a farsi avanti su CariGenova. L’emendamento prevede la trasformazione delle imposte differite attive in crediti di imposta in cambio di fusione tra le banche. Nel caso di Carige l’emendamento porterebbe alla liberazione di 700 milioni di euro che, una volta confluiti nel capitale della banca genonese, andrebbero a determinare un rafforzamento del suo patrimonio. Grazie a questa operazione Banca Carige sarebbe più appetibile, di conseguenza, i soggetti interessati ad un intervento, una serie di fondi più, con i limiti citati, BPER Banca, potrebbero essere più motivati ad agire. 

Tutto è comunque un grande punto interrogativo e intanto il prezzo delle azioni BPER Banca oggi registra un ribasso dello 0,79 per cento a 3,38 euro. 

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