Il salvataggio della Banca Popolare di Bari, istituto pugliese da tempo in forte crisi, potrebbe essere arrivato ad un punto di svolta. Secondo alcune indiscrezioni che sono state riportate dall’edizione di oggi del Corriere della Sera, la Banca Popolare di Bari starebbe attendendo con ansia l’emendamento del governo che punta ad offrire tutta una serie di agevolazioni fiscali a quegli istituti che partecipano a processi di aggregazione. L’emendamento del governo, ribattezzato salva Carige, poichè destinato in primis a condurre al salvataggio di Banca Carige, verrebbe usato anche dalla Popolare di Bari.
Secondo il Corriere della Sera, allo stato attuale dei fatti l’emendamento del governo sarebbe una delle poche ancore per il salvataggio della Popolare di Bari. Poichè però l’emendamento sulle agevolazioni fiscali potrebbe anche restare solo sulla carta come pure, nel caso opposto in cui esso invece entri in vigore, potrebbe non avere effetti pratici sulla banca barese, allora ecco spuntare una sorta di piano B. In pratica la Banca Popolare di Bari starebbe pensando ad un suo piano di salvataggio composto da tutta una serie di fasi.
Nel piano B per salvare la Banca Popolare di Bari, ci sarebbe, sempre secondo le indiscrezioni di stampa, anche la cessione della Cassa di Risparmio di Orvieto. Secondo quanto affermato dal Corriere della Sera, la banca barese guidata da Vincenzo de Bustis avrebbe già avviato tutta una serie di tratattive per la cessione della quota del 74 per cento detenuta nella CR di Orvieto. Tra i possibili acquirenti della quota di maggioranza della Cassa di Risparmio di Orvieto ci potrebbero essere alcuni fondi ma anche delle banche. In particolare l’articolo del Corriere della Sera afferma che un fondo avrebbe già manifestato un certo interesse mentre segnali potrebbero presto arrivare da un alto fondo e da una banca. Il Corriere della Sera azzarda l’ipotesi che la banca interessata a CR Orvieto possa essere BPER Banca. Ad ogni modo il nome dell’ex Popolare dell’Emilia Romagna è pura indiscrezione anche perchè dall’ex Popolare dell’Emilia Romagna non è arrivata conferma alcuna.
Dopo la cessione della Cassa di Risparmio di Orvieto ci sarebbe poi la seconda fase del salvataggio ossia la scissione della Popolare di Bari in due: da un lato una banca nella forma di spa e dall’altro un banca operativa del territorio.
In considerazione dei tempi stretti si può ipotizzare che già nelle prossime settimane possano esserci, in un modo o nell’altro, delle importanti novità sulla Popolare di Bari.
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