L’ipotesi di fusione tra FCA e Renault suggerisce di comprare azioni Fiat Chrysler su Borsa Italiana. E’ questa la posizione degli analisti di Equita sim che, questa mattina, hanno immediatamente aggiornato il loro rating su FCA a seguito proprio della conferenza delle indiscrezioni su una aggragazione tra FCA e Renault Group. Equita ha alzato il giudizio su Fiat Chrysler a buy ossia comprare confermando il target price a 14,5 euro.
Considerando quella che è stata la risposta dei mercati all’ufficializzazione della lettera non vincolante che FCA ha inviato a Renault, si potrebbe affermare che gli investitori abbiano preso quasi alla lettera il consiglio della sim milanese. Sotto il fuoco degli acquisti fin dall’apertura delle contrattazioni, la quotazione FCA, mentre è in corso la scrittura del post, segna una progressione del 12,26 per cento a quota 12,86 euro. Alle spalle del titolo del Lingotto sul Ftse Mib oggi si colloca Exor le cui quotazioni registrano un balzo del 6,3 per cento a quota 60 euro. Particolare significativo è il fatto che anche il titolo Exor ha subito questa mattina un upgrade d aparte degli esperti di Equita. Gli analisti hanno alzato il rating sulla holding di controllo degli Agnelli a buy ossia comprare.
Tra gli analisti che hanno giudicato la possibile fusione tra FCA e Renault non ci sono solo quelli di Equita. Mentre gli investitori seguono aggornamenti e ultime novità sull’offerta di FCA a Renault, gli analisti di Mediobanca hanno provato a far restare tutti con i piedi per terra mettendo in evidenza anche i possibili ostacoli al progetto di integrazione. Per Mediobanca è induscutibile che l’operazione presenti molti vantaggi ma al tempo stesso è anche innegabile la presenza di una serie di ostacoli come una certa sovrapposizione della capacità produttiva in Europa o la possibile contrarietà di Nissan (i giapponesi hanno in mano il 15 per cento di Renault) o ancora le ostilità a livello politico (lo stato francese ha in mano il 15 per cento di Renault). Mediobanca non manca di porre poi l’accento sul contesto generale in cui l’operazione andrebbe a svilupparsi. La guerra commerciale Usa-Cina potrebbe essere un problema per la concretizzazione del processo di fusione.
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E’ per tutti questi motivi che gli esperti di Piazzetta Cuccia non si sbilanciano sulle azioni FCA e mantengono un rating che non va oltre il neutral.
Sui possibili ostacoli alla riuscita dell’operazione hanno posto l’accento anche gli esperti di Jefferies secondo i quali i termini dell’operazione, la ristrutturazione, la politica e le posizioni geografiche sono tutti elementi che potrebbero trasformare la proposta di fusione FCA Renault in un nulla di fatto.
Più sfumata è, per finire, la posizione di Fidentiis secondo la quale l’operazione di aggregazione può comportare una riduzione del profilo di rischio di FCA sia per quello che riguarda la diversificazione geografica che per quanto concerne il capex. Secondoi Fidentiis, inoltre, la stima di sinergie per 5 miliardi di euro “rappresenta un obiettivo aggressivo“. Gli esperti hanno confermato il rating buy su Fiat Chrysler Automobiles promuovendo l’ipotesi di M&A con Renault.
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