Peggio di così, probabilmente, non poteva andare. Le azioni Banco BPM sono state sospese da Borsa Italiana per eccesso di ribasso. Mentre è in corso la scrittura del post, il titolo della banca nata dalla fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, è in asta di volatilità con un calo teorico del 5,9 per cento. Ovviamente il titolo Banco BPM è il peggiore sul Ftse Mib oggi 9 maggio. Mentre tra gli addetti ai lavori si parla di crollo delle azioni Banco BPM e sell-off sul titolo, è caccia ai motivi alla base del tracollo delle quotazioni. Perchè Banco BPM crolla in borsa?
E’ francamente impossibile non mettere in relazione il forte deprezzamento di Banco BPM com l’avvenuta pubblicazione dei conti trimestrali. La trimestrale Banco BPM è stata pubblicata ieri ma, poichè la diffusione dei conti dei primo trimestre 2019 è avvenuta dopo la chiusura di Borsa Italiana, è stato logico che la prima reazione del titolo ci sia stata in avvio di contrattazioni oggi 9 maggio.
Per capire fin dove possa spingersi il ribasso delle quotazioni Banco BPM è necessario esaminare le singole voci della trimestrale. Solo in questo modo sarà possibile capire il perchè gli investitori siano rimasti delusi. Banco BPM ha chiuso il primo trimestre 2019 con un utile netto pari a 150,49 milioni di euro in ribasso del 32,6 per cento nel confronto con i 223,29 milioni realizzati nei primi tre mesi dell’esercizio 2018. Il consiglio di amministrazione della banca a comunque precisato che il crollo dell’utile netto trimestrale va collocato nalla sua giusta dimensione avendo il dato del 2018 beneficiato della plusvalenza derivante dall’operazione di riorganizzazione del settore bancassurance.
In forte peggioramento anche il risultato della gestione operativa che, alla fine del primo trimestre 2019, è sceso da 466,17 milioni a 392,9 milioni di euro facendo registrare una flessione del 15,7 per cento. In ribasso anche i proventi operativi che, alla fine del primo trimestre 2019, ono scesi dell’8,9 per cento a 1,06 di euro. Il calo dei proventi operativi è stato causato dalla riduzione del margine di interese e delle commissioni nette.
Indicazioni positive sono invece arrivate dal patrimomio e dai crediti deteriorati. Al 31 marzo 2019, il Common Equity Tier 1 di Banco BPM aveva registrato un aumento al 12,68 per cento contro il 12,05 per cento di inizio anno. La banca è quindi, patrimonialmente parlando, più solida. Apprezzabile, almeno in teoria visto poi il crollo delle azioni in borsa, anche la discesa dei crediti deteriorati che sono scesi di 6,6 miliardi di euro, in diminuzione di 136 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018 (-2 per cento la variazone percentuale).
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