Subito sospese per eccesso di ribasso le azioni FinecoBank. Il titolo, giò dopo pochi minuti dall’apertura di Borsa Italiana, risultatava essere in asta di volatilità con una flessione teorica del 2,6 per cento. La corsa a vendere azioni FinecoBank oggi era ampiamente prevedibile in considerazione delle indiscrezioni di stampa sulla possibile riduzione della quota di capitale in mano ad Unicredit. Il possibile lancio da parte della banca guidata da Mustier di una operazione di accelerated bookbuild su una quota compresa tra il 10 e il 15% di Fineco, è stato intepretato dagli investitori e dai traders come molto probabile. Se vi state chidendo perchè le azioni FinecoBank crollano su Borsa Italiana oggi la risposta è semplice e riguarda proprio i rumors sull’uscita dal capitale.
Il fatto che Fineco e Unicredit abbiano approvato di comune accordo una serie di azioni e procedure che sono finalizzate a permettere a FinecoBank di poter operare come società completamente indipedente anche per quello che riguarda liquidità e operativo e anche nel caso di possibile uscita futura di Unicredit, sono elementi che rafforzano i rumors e rendono quasi certo l’avvio di un accelerated bookbuild. Ovviamente non essendoci ancora indicazioni sui tempi di questa ipotesi, è plausbile pensare che sulle azioni FinecoBank possa restare una volatilità anche molto forte per le prossime sedute. Investire in azioni Fineco, quindi, conviene proprio perchè le indiscrezioni sull’uscita da Unicredit fungono da asset e segnale.
Significativo è il fatto che gli investitori non stiano prendendo in considerazione i conti del primo trimestre 2019 che Fineco ha pubblicato questa mattina. La società ha chiuso il primo trimestre 2019 con un utile netto pari 62,27 milioni di euro, in rialzo del 5,6 per cento nel confronto con l’utile netto di 58,97 milioni che venne contabilizzato da Fineco alla fine del primo trimestre 2018. Al 31 marzo 2018, inoltre, il risultato finale di Fineco, rettificato per le poste non ricorrenti, è ammontato a 244,4 milioni di euro con un rialzo dell’11,8 per cento nel confronto con un anno fa. Variazione positiva anche per il margine di intermediazione di FinecoBamk che è salito da 155,4 milioni a 157,73 milioni di euro con una progressione dell’1,5 per cento mentre il margine operativo lordo alla fine del primo trimestre 2019 ha segnato un auemento da 91,76 milioni a 92,45 milioni di euro facendo registrare una progressione dello 0,8 per cento. Buone le indicazioni dalla raccolta netta di Fineco che, alla fine del primo trimestre 2019, è salita a 1,71 miliardi di euro evidenziando un aumento del 3 per cento rispetto al dato del primo trimestre 2018.
Per quello che riguarda l’ambito patrimoniale, alla fine del primo trimestre 2019, il Core Tier 1 ratio di FinecoBank era pari al 20,98 per cento contro il 21,16 per cento di inizio anno.
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