Borsa Italiana viaggia verso un’apertura di contrattazioni in forte ribasso oggi 6 maggio. E’ questa l’indicazione che arriva dal premarket mentre mancano pochi minuti all’opening bell di Piazza Affari. In realtà non sarà solo la borsa di Milano ad aprire la seduta in calo visto che un’ondata ribassista è attesa su tutte le altre borse europee. Basterebbe già questo aspetto per far intuire che il previsto sell-off di oggi non riguarda motivi interni all’Italia ma ha cause che fanno riferimento a contesti più ampi. La possibile prevalenza delle vendite in apertura di seduta ha origine dal ritorno delle tensioni commerciali tra Usa e Cina. Le recenti bordate di Trump in merito al possibile aumento dei dazi su molti prodotti cinesi dall’attuale 10 per cento al 25 per cento (praticamente oltre il doppio!) ha determinanto molto nervosismo sull’azionariato globale con le borse asiatiche in forte contratazione. Stando alle ultime indiscrezioni il presidente americano Trump, dopo mesi di relativa calma sul fronte della guerra commerciale Usa-Cina, sarebbe pronto a rompere la tregua e riprendere le ostilità in grande stile. Il ventilato incremento dei dazi, infatti, riguarderebbe prodotti cinesi per un valore complessivo nell’ordine di oltre 200 miliardi di dollari. Una somma immensa! Si spiega proprio alla luce della consistenza della nuova offensiva il motivo per cui le borse cinesi oggi hanno registrato forti ribassi dando il “la” per un’ondata ribassista anche sulle borse europee. Da questa corsa a vendere azioni si è salvata solo la borsa di Tokyo che è ancora chiusa per festività. La borsa del Giappone, quindi, oggi non crolla ma solo perchè è in ferie.
In questo contesto tra le azioni da minitorare su Borsa Italiana oggi ci sono le Fiat Chrysler Automobiles. FA ha chiuso la scorsa settimana con una forte progressione sostenuta dai conti del primo trimestre 2019 e, soprattutto, dalla conferma sui target dell’esercizio 2018. E’ possibile che oggi, a causa del generale vento negativo, FCA finisca al centro di prese di profitto. Sempre restando sul Ftse Mib oggi attenzione anche alle azioni oil. Il ritracciamento della quotazione petrolio sotto i 70 dollari al barile potrebbe avere un impatto negativo sulle azioni Eni, Saipem e Tenaris.
Si ricorda, al fine di avere un quadro completo, che la borsa di Wall Street ha chiuso la seduta dello scorso venerdì con un forte balzo in avanti di tutti gli indici sostemuti dai buoni dati sull’occupazione negli Stati Uniti nel mese di aprile 2018.
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