L’annuncio è arrivato ieri sera quando Borsa Italiana aveva già chiuso i battenti: Banco BPM sta studiando la fattibilità di una nuova emissione obbligazionaria. L’ipotesi riguarderebbe il lancio di un nuovo bond Banco BPM del tipo Additional Tier 1 Perpetual NC5. Le nuove obbligazioni sarebbero denominate in Euro. La banca nata dalla fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano non ha fornito altre informazioni anche perchè l’emissione di nuovi bond è semplicemente un’ipotesi e non una scelta già effettuata e quindi operativa. Banco BPM, aprendo alla possibile nuova emissione, si è limitata ad affermare che essa serve ad ottimizzare la struttura del capitale dello stesso istituto. La banca ha specificato che l’eventuale emissione di nuove obbligazioni del tipo Additional Tier 1 NC5 prevederebbe l’introduzione di un meccanismo di riduzione a titolo temporaneo del valore nominale che scatterebbe nel caso in cui coefficiente del capitale primario di classe 1 della banca o del gruppo (CET1 Ratio) dovesse scendere al di sotto di un livello fissato al 5,125 per cento.
In attesa di conoscere eventuali altre novità, a questo punto operative, sul lancio dei nuovo bond Banco BPM, è inevitabile che oggi le azioni della banca siano incluse nel paniere di titoli potenzialmente più interessanti in vista dell’apertura dei mercati. Su Borsa Italiana oggi, complice l’attesa per le decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea e per il successivo discorso di Mario Draghi, non ci sono molte azioni da tenere sotto monitoraggio. La quotazione Banco BPM, sotto questo punto di vista, è una delle poche che porebbe registrare variazioni di prezzo anche di una certa entità.
Il prezzo delle azioni Banco BPM sul Ftse Mib oggi 10 aprile riparte da 1,934 euro. Nel corso dell’ultimo mese, le quotazioni della banca nata dall’integrazione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, non hanno registrato variazioni significative limitandosi a mettere a segno un apprezzamento di appena lo 0,2 per cento. La performance su base annua del titolo, invece, ha evidenziato ad oggi un ribasso del 31,31 per cento. il calo è stato comune a tutte le banche italiane ed è stato un riflesso della crisi politico-economica che ha colpito l’Italia.
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