A2A tra le peggiori azioni su Borsa Italiana oggi. Mentre è in corso la scrittura del post, la quotazione A2A registra un ribasso del 2,09 per cento a quota 1,57 euro. Andando a guardare al grafico intraday della seduta è possibile notare come nel corso della giornata il titolo abbia raggiunto un minimo a quota 1,568 euro e un massimo a quota 1,605 euro. La tendenza a vendere azioni A2A è stata costante a partire dall’apertura delle contrattazioni anche se si è rafforzata soprattutto nella seconda parte della mattinata. Le vendite, infatti, sono diventate più fitte a partire dalle ore 12,00 tanto che il passivo dell’utility lombarda è diventato più intenso rispetto a quello dei titoli che, fino alla prima parte della giornata, avevano registrato i ribassi più forti (un esempio è Unicredit al centro di forti vendite nella prima parte della mattinata per effetto delle indiscrezioni sul possibile interesse per Commerzbank).
La tendenza a vendere azioni A2A quasi stupisce se si prendono in considerazione quelli che sono stati i conti 2018 che l’utility ha comunicato ieri. La società, infatti, ha reso noto che il dividendo A2A 2019, relativo all’esercizio 2018, è pari a 0,07 euro per azione, in crescita del 21 per cento rispetto all’esercizio precedente. Il consiglio di amministrazione ha anche stabilito per il giorno 20 maggio la data di stacco del dividendo A2A 2019 mentre la data di pagamento della cedola è stata fissata per il 22 maggio. Considerando i prezzi di ieri, il dividend yield A2A 2019 (rendimento del dividendo) è superiore al 4 per cento. Per quello che riguarda le altre voci del bilancio A2A 2018, i ricavi sono stati pari a 6,49 miliardi di euro con un rialzo del 12 per cento rispetto ai 5,8 miliardi ottenuti l’anno precedente. In rialzo anche il margine operativo lordo (MOL) che è salito da 1,2 miliardi a 1,23 miliardi di euro facendo registrare una progressione del 2,7 per cento. L’utile 2018 di A2A è stato invece pari a 344 milioni di euro con un aumento del 17 per cento nel confronto con i 293 milioni di euro che vennero contabilizzati nell’esercizio 2017. Con esclusione delle voci straordinarie, l’utile netto di A2A avrebbe segnato un aumento da 413 milioni a 438 milioni di euro. Per finire, al 31 dicembre 2018, l’indebitamento netto di A2A aveva registrato una flessione a quota 3,02 miliardi di euro, rispetto ai 3,23 miliardi di inizio anno.
Contestualmente alla presentazione dei conti 2018, A2A ha anche approvato il nuovo piano industriale per il periodo 2019/2023.
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