Buono sprint per Saipem, con la società che guadagna oltre il 3% a Piazza Affari sulle voci di una possibile cessione della divisione drilling offshore e onshore, con transazioni separate. Una decisione, condotta direttamente dall’amministratore delegato Stefano Cao, che per Bloomberg sarebbe già in fase di trattativa.
Stando a quanto afferma Equita, la divisione offshore potrebbe essere venduta a un concorrente anche se nessuna decisione definitiva è stata presa e Saipem potrebbe dunque ancora scegliere di conservare gli asset.
Ancora, la SIM milanese ha conteggiato come le due divisioni rappresentano circa il 10% di tutto il fatturato di gruppo atteso per il 2019 (889 milioni di euro) e i 30% del margine EBITDA (273 milioni di euro, di cui 132 milioni per l’offshore e 141 milioni per l’onshore). La flotta drilling onshore gestisce oltre 80 impianti di proprietà, mentre quella offshore ha 12 mezzi.
Alla luce di ciò, Equita ha confermato il target price Saipem a 5,3 euro, conteggiato su un multiplo EV/EBITDA di 7 volte, applicato a quanto atteso nel 2020.
Per Kepler Chevreux il rating è buy con target price a 6 euro. La società valuta le divisioni drilling quasi 2 miliardi di euro, giudicando in modo positivo la cessione degli asset. Per gli analisti uscire dal business del drilling avrebbe senso, considerato che la divisione è scarsamente sinergica con quelle dei segmenti core engineering e construction.
Fidentiis ha su Saipem un rating Sell e target price di 3,6 – 3,8 euro. L’analisi ricorda come negli ultimi cinque anni le attività di perforazione hanno subito svalutazioni per 2,2 miliardi di euro e il valore contabile delle immobilizzazioni delle due attività è di 1,8 miliardi di euro. La vendita potenziale potrebbe essere di 2,2 miliardi di euro, contro un debito netto di gruppo che era di 1,16 miliardi di euro alla fine del 2018.
Chiudiamo infine con Banca IMI, secondo cui le due divisioni hanno registrato EBITDA per 360 milioni di euro nel 2018, pari al 35% del totale rettificato. La valutazione potenziale della cessione potrebbe essere pari a 3-4 miliardi di euro. Confermato il rating buy, con target price di 5,9 euro.
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