Sono ben tre le azioni del Ftse Mib che si candidano ad essere tra le più interessanti nella seduta di Borsa Italiana di oggi 4 marzo 2019. In un contesto generale che vede il Ftse Mib essere indirizzato verso un’apertura positiva, in scia alle buone indicazioni arrivate dalle borsa asiatiche ma anche alla luce dei movimenti dei futures sui principali indici europei, i titoli da tenere d’occhio oggi sono: Telecom Italia, Fiat Chrysler Automobiles, e Brembo. Attenzione perchè “azioni interessanti” non significa che sia conveniente comprare i titoli citati ma solo che conviene investire in queste azioni (quindi anche in ottiva ribassista).  In altre parole ci sono situazioni precise che suggeriscono che oggi convenga avere un occhio di riguardi su TIM, FCA e Brembo. L’appeal di questi tre titoli è nutrito da fattori completamente diversi tra loro. Si ritiene sia utile esaminare il perchè sul Ftse Mib oggi conviene puntare sulle citate azioni. 

Il prezzo delle azioni Telecom Italia oggi riparte da 0,533 euro. Le quotazioni dell’ex monopolista potrebbero trovare sostegno nei recenti movimenti all’intero dell’azionariato. Tra i principali azionisti di TIM, infatti, continua a crescere il peso della Cassa Depositi e Prestiti. Dopo essere salita al 10 per cento del capitale di Telecom Italia, la CDP è passata al 7,1 per cento con un serie di acquisti avvenuti nelle sedute compresa il 15 e il 28 febbraio a un prezzo medio unitario per azione di 0,53 euro. Confermate le indiscrezioni secondo cui la Cassa Depositi e Prestiti punta a salire al 10 per cento del capitale di Telecom Italia. 

Ci sono poi le azioni Brembo. In questo caso l’appeal è sostenuto dall’attesa per la presentazione dei conti dell’esercizio 2018. Quella che inizia oggi è per Brembo la penultima Ottava sul Ftse Mib. A partire dal 15 marzo le azioni Brembo saranno fuori dal Ftse Mib. Il prezzo delle azioni Brembo sul Ftse Mib oggi riparte da 11 euro. 

Per finire, terzo titolo che su Borsa Italiana oggi potrebbe segnare variazioni di prezzo anche forti è FCA. Il Lingotto potrebbe registrare un’apertura in ribasso a causa dei negativi dati sulle immatricolazioni auto in Italia nel mese di febbraio che sono stati pubblicati l’1 marzo scorso a mercati chiusi. FCA a febbraio ha venduto 44mila vetture, con un calo dell’8 per cento rispetto febbraio 2018. Anche la quota di mercato in mano a Fiat Chrysler è calata scendendo al 25 per cento a causa del calo più contenuto che le immatricolazioni auto complessive hanno registrato a febbraio. Il Ministero dei Trasporti ha infatti comunicato che nel mese di febbraio 2019 in Italia sono state immatricolate quasi 178mila auto, il 2,8 per cento in meno rispetto a un anno fa. FCA ha quindi fatto peggio del mercato e la sua quota di riferimento è calata. Questa notizia potrebbe suggerire un approccio short sulle azioni FCA sul Ftse Mib oggi. Le quotazioni Fiat Chrysler ripartono da 13,03 euro. 

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Migliori Piattaforme di Trading

Broker del mese
Deposito minimo 100 AUD
0.0 Spread in pip
Piattaforme di trading avanzate
Prezzi DMA su IRESS
Deposito minimo 100$
Sicurezza Gruppo Bancario Svizzero
Leva fino a 1:30
Protezione da Saldo Negativo
Deposito minimo ZERO
N.1 in Italia
Regime Fiscale Amministrato
0% CANONE MENSILE DI GESTIONE
SCOPRI DI PIÙ Fineco recensioni » * Avviso di rischio
Deposito minimo 100$
ETF - CRYPTO - CFD
Licenza: CySEC - FCA - ASIC
Copia i migliori trader del mondo

Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.