I BTP italiani sono strettamente legati alle decisioni delle agenzie di rating sul debito sovrano del nostro Paese. Può piacere o meno ma il rating oggi continua ad essere uno dei pochi indicatori che gli investitori hanno a disposizione per valutare il rischio su un Paese. Esiste, quindi, una strette correlazione tra BTP e rating dell’Italia. Poichè il giudizio degli analisti sul debito sovrano italiano sarà destinato ad influenzare le decisioni di investimento per i prossimi mesi, è giusto chiedersi se i BTP convengono e quindi se investire in BTP è una scelta saggia.

Il taglio di questo articolo non è assolutamente emergenziale, anzi, considerando quello che è l’andamento dei BTP oggi, si può affermare che che questo articolo viene pubblicato in una fase di bonaccia e non in una fase di tempesta. Attenzione però a non cadere nel polo opposto. Giusto una settimana fa come adesso, l’agenzia Fitch aveva confermato il rating dell’Italia 2019 a livello BBB disinnescando le tante preoccupazioni che si erano addensate nei giorni precedenti. Non è infatti un mistero che la scorsa settimana erano circolati articoli su quello che poteva avvenire in caso di un downgrade. Quali sono le conseguenze del taglio del rating dell’Italia? Questa domanda era diventata una costante in vista delle mosse di Fitch a dimostrazione dell’innata tendenza degli investitori a mettere le mani avanti. Cosa è avvenuto sui mercati nell’Ottava che si chiude oggi è poi storia nota: la conferma del rating aveva fatto rientrare la paura. In realtà, il fatto che Fitch abbia confermato il rating Italia non deve indurre ad un ottimismo che sarebbe privo di fondamenta. Non si può essere ottimisti con un outlook che resta negativo e con gli imminenti pronunciamenti delle altre agenzie di rating. E’ invece necessario essere consapevoli.

I dati macro dell’Italia sono negativi e la stessa agenzia Fitch ha parlato di un rapporto deficit PIL destinato a crescere fino al 132,2 per cento nel 2020 in un contesto di piena stagnazione economica. In questa situazione, ha evidenziato Fitch, il basso livelli di debito privato continua ad essere uno dei pochi assi nella manica dello Stivale. Ma fino a quando tutto questo dovrebbe bastare a fare da argine? Anche in questo caso è meglio non cullarsi anche perchè da più parti si parla di una manovra correttiva da parte del governo. 

Taglio rating Italia conseguenze sui BTP

Un taglio del rating dell’Italia da parte delle agenzie (che si, non sono il massimo dell’affidabilità ma ad oggi non sembrano esserci alternative al loro giudizio) avrebbe effetti molto negativi su BTP. Oggi i BTP, disinnescata la bomba Fitch, restano titoli investment grade ma se un domani non dovessero più esserlo sarebbe davvero un dramma. BTP non più investment grade significherebbe uscita dei titoli dai portafogli di banche e società di investimento. Ovviamente l’uscita avrebbe poi come effetto collaterale la corsa a vendere, il calo del prezzo e quindi l’impennata dei rendimenti. L’incremento del rendimento avrebbe in ultimo un effetto negativo sui costi di finanziamento dello Stato ma poichè lo stato siamo tutti noi e non il governo Lega-5 Stella, allora ecco che riprenderebbe quota il vecchio spettro della tassa patrimoniale 2019 (ahi ahi). 

BTP oggi rendimenti 

Lo scenario descritto nel paragrafo precedente non è catastrofismo ma è quello che avverrebbe con un downgrade. Per fortuna i BTP continuano ad essere attraenti. La domanda emersa nelle ultime aste continua a restare forte segno che l’interesse per il debito italiano è alto. Anche i rendimenti non sono male. Ad esempio quelli del BTP a 10 anni e BTP a 5 anni collocati in settimana. La forte domanda che i titoli italiani hanno si spiega con l’redditività che essi presentano. Per farla breve il mercato sembra scommettere su un possibile rientro delle paure per l’ipotesi default dell’Italia. Questo oggi e fino all’imminente prossima decisione sul rating. 

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