Le azioni Eni sono anche oggi nel mirino degli analisti. I titolo del settore oil è finito sotto la lente di ingrandimento degli esperti a seguito della pubblicazione dei conti al 31 dicembre 2018 che potrete leggere a questo link. L’esame di Eni avviene in una giornata non positiva per il titolo. La quotazione Eni sul Ftse Mib registra un ribasso dello 0,7 per cento a 15,07 euro. La flessione ha natura tecnica anche se non è da trascurare il fatto che a vincere su Borsa Italiana oggi siano i venditori (Ftse Mib in calo dello 0,76 per cento a quota 20175 punti). Il calo di Eni oggi arriva dopo una serie di sedute rialziste. Restando solo agli ultimi giorni, nella prima di Ottava la quotazione Eni ha registrato un rialzo dello 0,37 per cento maturato dopo il +2,3 per cento dello scorso venerdì. Già ieri, comunque, gli scambi sul titolo Eni sono stati più contratti con 9,2 milioni di azioni passate di mano contro la media degli ultimi 30 giorni di quasi 11 milioni di pezzi transitati. Il rallentamento degli scambi rappresenta un chiaro segnale di riduzione dell’appeal sul titolo dopo l’exploit generato dalla pubblicazione dei conti dell’esercizio 2018.
Se Eni prende una pausa su Borsa Italiana, il titolo resta invece molto citato nei report degli analisti. Equita, ad esempio, ha deciso di migliorare di circa il 5 per cento le stime sull’utile per azione 2019 e 2020. Secondo la sim Eni potrebbe migliorare la remunerazione degli azionisti già nei prossimi esercizi grazie ad un dato sulla generazione di cassa che va oltre dividendi e investimenti. Insomma, per Equita, è bene tenere in considerazione la possibilità che possano esserci più ritorni per gli azionisti. Anche per questo motivo, la raccomandazione di Equita su Eni è stata confermata a buy mentre il target price è stato alzato da 18 a 20 euro ben sopra i 15 euro (o poco più) delle quotazioni attuali.
Il giudizio di Equita su Eni non è un caso isolato. Anche per gli analisti di Jefferies e per quelli di Oddo il rating Eni resta a buy (comprare). Oddo, che su Eni ha un target price pari a 18 euro, parla di conti 2018 di Eni migliori delle attese della vigilia mentre Jefferies (target price attuale a 17 euro) ritiene che i prezzi attuali della società siano bassi rispetto al suo reale valore. Per gli analisti, quindi, ci sarebbe spazio per un ulteriore apprezzamento delle quotazioni.
Anche per SocGen le azioni Eni sono da comprare tuttavia, a differenza degli altri broker, gli analisti francesi hanno tagliato il target price da 20 a 18,5 euro. Nel downgrade di prezzo obiettivo, però, il bilancio 2018 di Eni centra ben poco. Il motivo del taglio di target price è la riduzione delle previsioni petrolio 2019 che sono state tagliate da 74 dollari a 65 dollari al barile. In ribasso anche le stime sul prezzo del greggio per il prossimo anno da 67,5 a 65 dollari al barile.
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