Dopo una seduta caratterizzata da continue indiscrezioni di stampa in merito a una possibile fusione internazionale alla quale la banca Unicredit starebbe lavorando, ieri sera è arrivata una secca smentita dal quartier generale di Cariverona, uno dei principali azionisti della banca guidata da Mustier. Nel comunicato stampa diffuso da Cariverona si afferma che qualsiasi “opinione espressa sulla strategia di Unicredit è puramente personale o basata su informazioni di stampa delle ultime settimane e non basata su informazioni riservate e comunque priva di fondamento“. Dal punto di vista della cronaca il comunicato di Cariverona, almeno per ora, mette una pietra sulle ipotesi in merito ad una fusione internazionale da parte di Unicredit. Dal punto di vista operativo, invece, il comunicato di Cariverona allontana si i recenti rumors ma conferma l’impressione che qualcosa bolla in pentola.

Del resto, Cariverona a parte, sono oramai mesi che si parla di una possibile fusione con al centro Unicredit anche se poi, di concreto, non c’è mai stato nulla. Tenere conto di queste indiscrezioni è comunque obbligatorio se si vuole investire in azioni Unicredit sul lungo termine. Detta in altre parole, appare quasi inevitabile che prima o poi qualcosa in merito ad eventuali operazioni di aggregazione possa emergere. La fiammella della speranza non è quindi spenta. 

Ma perchè è intervenuta Cariverona in merito alle indiscrezioni su una fusione internazionale? Per rispondere a questa domanda è necessario fare un passo indietro. Non è stato ovviamente un caso se per tutta la giornata di ieri su Borsa Italiana non si è parlato di altro che dell’ipotesi aggregazione di Unicredit. Chiariamo subito che questa volte le tanto discusse indiscrezioni su una fusione Unicredit Societe Generale centrano ben poco. Il fatto è che nei giorni scorsi il presidente di Cariverona Alessandro Mazzucco aveva affermato di non poter escludere una possibile fusione internazionale tra Unicredit e qualche altra banca estera, magari spagnola o inglese. In occasione della presentazione delle linee guida 2019 della Compagnia Intesa Sanpaolo, Mazzucco aveva usato testuali parole: “Sono abbastanza convinto che voglia fare qualche operazione. Non c’è solo la Francia, perché potrebbe anche essere Inghilterra o Spagna. Qualcosa farà“. Il manager non aveva fatto nomi ma aveva anche allargato il discorso alle recenti ipotesi su un intervento di Unicredit e favore di Banca Carige. A tal riguardo Mazzucco aveva precisato che le possibilità di un aiuto a Genova da parte di piazza Gae Aulenti erano tramontate a causa del cambiato contesto politico. “Dovevano esserci le stesse condizioni offerte a Intesa per le banche venete, ma il governo è cambiato. L’idea era legittima ma mi pare che nel governo non abbia trovato grande sponda” ha puntualizzato Mazzucco. 

Insomma niente aiuto di Unicredit a Banca Carige, niente ipotesi fusione con Societe Generale ma possibili movimenti in altri mercati (smentiti dalla stessa Cariverona). Il risiko con al centro Unicredit sarà lungo. 

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