La fusione di Banca Carige con un altro istituto italiano è questione di poche settimane. A tornare sui tempi della processo di aggregazione è stato un articolo di Milano Finanza che ha ripreso alcune voci che da tempo corrono negli ambienti bancari italiani. Secondo questo voci una possibile fusione di Banca Carige dovrebbe essere annunciata entro la metà del mese di febbraio. I tempi sono strettissimi e, se davvero dovvesero essere confermate queste tempistiche, significherebbe che c’è la consapevolezza da parte di tutti che il risanamento di Banca Carige, allo stato attuale dei fatti, possa essere garantito solo con la cessione della banca. 

Milano Finanza cita alcune indiscrezioni secondo le quali gli analisti svizzeri di UBS sarebbero da tempo al lavoro per riusciere ad individuare una banca interessanta a prendersi Banca Carige. Obiettivo non dichiarato di UBS sarebbe quello di riuscire nella non facile impresa di chiudere il dossier aggregazione entro metà febbraio in modo tale da far coincidere l’annuncio della fusione con la presentazione del piano industriale. Banca Carige, in altre parole, punta ad un rilancio completo che non può che passare da una trasformazione radicale.

Se sui tempi della fusione di Banca Carige non ci sono dubbi (del resto la CariGenova è oramai costretta dagli stessi eventi che l’hanno travolta ad agire con una certa tempestività) diverso è il discorso per quello l’identità del possibile nuovo acquirente. La domanda che investitori e trader si pongono queste giornate non facile per la storica banca di Genova è: con chi si fonderà Banca Carige? In queste ultime settimane, e soprattutto dopo il commissariamento della banca, si sono fatti praticamente tutti i nomi delle banche italiane. Si è infatti parlato di fusione Banca Carige Unipol, Banca Carige UBI Banca e ancora di ipotesi di intergrazione tra Banca Carige e Intesa Sanpaolo o tra Banca Carige e BPER Banca. Ebbene se si tirano le somme dopo settimane di indiscrezioni su questi nomi, quello che resta è…lo zero totale. Tutte le citate banche, dopo essere chiamate in causa come potenzialmente interessante a fondersi con Banca Carige, hanno seccamente smentito tutto. Cosa resta quindi? Quale banca italiana si fonderà con Banca Carige e quindi salverà la CariGenova? Tra le poche strade che ad oggi 24 gennaio sono aperte c’è quella che porta a Unicredit. La banca di Mustier andrebbe a replicare quanto avvenne a suo tempo per il salvataggio di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza da parte di Intesa Sanpaolo. Una replica del modello banche venete, significherebbe intervento di Unicredit ma solo a precise condizioni che dovranno essere accettate dal governo stesso. 

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