Le società del settore bancario sono bersagliate da vendite molto intense su Borsa Italiana oggi tanto che molti traders parlando di panic selling sulle azioni delle banche italiane. E’ un bagno di sangue quello che caratterizza oggi i titoli bancari del Ftse Mib ma anche degli altri indici secondari. Mentre è in corso la redazione del post di aggiornamento la situazione per quello che riguarda le peggiori azioni sul Ftse Mib oggi è la seguente: UBI Banca perde il 5,7 per cento a quota 2,31 euro, il prezzo delle azioni Banco BPM è in calo del 5,32 per cento a quota 1,82 euro e la quotazione BPER Banca registra un ribasso del 4,32 per cento a quota 3 euro per azione. Nel corso della mattinata le citate tre azioni avevano registrato ribassi ancora più forti e mercati che avevano determinanto lo spostamento in asta di volatilità per eccesso di ribasso.
Il panic selling sulle azioni del settore bancario sconfina dal Ftse Mib agli indici azionari secondari di Borsa Italiana. Non è quindi un caso se anche Banca MP subisce un crollo molto consistente con il prezzo delle azioni in calo del 5,5 per cento a quota 1,27 euro, dopo aver raggiunto il nuovo minimo storico. A differenza delle altre banche, comunque, va tenuto conto che Monte dei Paschi già ieri aveva registrato un crollo molto ampio.
La corsa a vendere azioni delle banche è scattata non appena sono iniziate a circolare le prime indiscrezioni su una presunta lettera che la Viginanza della Banca Centrale Europea avrebbe inviato a tutte le banche italiane. Di lettera della BCE ha parlato l’edizione di oggi de Il Sole 24 Ore. Il quotidiano finanziario, in un articolo sull’argomento, ha affermato che la BCE avrebbe richiesto alle banche italiane di procedere con l’azzeramento degli NPL detenuti entro sette anni quindi entro il 2026. Come è noto proprio l’enorme mole di crediti deteriorati in pancia è uno dei punti deboli delle banche italiane. Nella lettera, stando a quanto affermato dal quotidiano economico, si afferma che tutte le banche devono aumentare le proprie coperture fino a svalutare integralmente lo stock di NPL già esistenti a marzo 2018. Sempre secondo le indiscrezioni “ogni banca avrà una propria deadline temporale, che sarà funzione dello stato di salute e del peso degli NPL in portafoglio“. Al di là delle specificità, comunque, la linea temporale è fissata al 2026.
Non è un particolare secondario il fatto che la notizia della lettera stia determinando il crollo di specifiche azioni del settore bancario e non di altre. Le vendite sulle azioni Intesa Sanpaolo e Unicredit, ad esempio, ci sono ma sono molto meno intense rispetto a quelle che interessano le ex popolari. La domanda che oggi circola tra i trader è fino quando durerà il crollo delle quotazioni BPER Banca, Banco BPM, UBI Banca e Monte dei Paschi. Il rischio, infatti, è che la discesa dei prezzi possa proseguire anche nelle prossime sedute di Borsa Italiana.
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