Il consiglio di amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti ha dato il suo via libero al piano industriale 2029-2019 dell’ente che rappresenta una sorta di braccio del governo (e in particolare del Tesoro) nell’economia. La CDP, infatti, ha partecipazioni in numerose aziende strategie per l’economia dell’Italia. In particolare il gruppo ha partecipazioni, tramite CDP Reti, in Terna (29,85 per cento), Snam (30,37 per cento) e Italgas (26,04 per cento), e tramite Cdp Equity ha il 50 per cento di Open Fiber e il 12,55 per cento di Saipem. Inoltre, tra le altre società di Borsa Italiana, la Cassa Depositi e Prestiti oggi controlla il 25,76 per cento di Eni, il 35 per cento di Poste Italiane e poco meno del 5 per cento di Telecom Italia.
Complessivamente il piano industriale prevede la mobilitazione di 203 miliardi di euro nei prossimi anni. Più in particolare, 111 miliardi di euro arriveranno da risorse proprie della Cassa Depositi e Prestiti e 92 miliardi verranno invece attivati da investitori privati e altre istituzioni territoriali, nazionali e sovranazionali.
Per quello che riguarda i 111 miliardi di euro che la CDP ha intenzione di mettere in campo nei prossimi anni, è stata decisa dai consiglieri delegati della società una ripartizione basata su quattro diverse linee di intervento:
- CDP Cooperazione: la dotazione è stata fissara in 3 miliardi di euro che verranno utilizzati per il co-finanziamento nei paesi in via di sviluppo in ottica, appunto, cooperativa.
- CDP Infrastrutture, Pubblica Amministrazione e Territorio: in questo caso la dotazione prevista per i prossimi anni sarà pari a 25 miliardi. Per quello che riguarda l’attività in questa sezione la Cassa Depositi e Prestiti punta ad avere un ruolo decisivo nella promozione, realizzazione e finanziamento delle infrastrutture.
- CDP imprese: in questo caso la dotazione sarà di complessivi 83 miliardi di euro che verranno usati per sostenere (o entrare) in quelle imprese che dimostrano di puntare su innovazione ed export. Non ci sarà quindi un intervento a pioggia ma al contrario un’operazione molto selettiva.
- Grandi Partecipazioni Strategiche: rafforzamento della posizione nelle grandi aziende stretegiche nazionali. In particolare il CdA ha previsto una riorganizzazione del portafoglio di partecipazioni “sulla base di una logica industriale e per settore di attività, per sostenerne i percorsi di sviluppo in una prospettiva di lungo termine”.
Il Presidente della Cassa Depositi e Prestiti Massimo Tononi ha affermato che “questo piano rappresenta un passaggio molto innovativo e allinea le strategie di Cassa depositi e prestiti con i grandi trend globali e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 dell’ONU. Al tempo stesso conferma il profondo legame di Cassa depositi e prestiti con i suoi valori storici: il sostegno all’economia del Paese e al suo sviluppo, da un lato, e dall’altro la gestione e la tutela del risparmio che ci è stato affidato da milioni di italiani“.
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