Prende oggi il via il BTP Italia, giunto all’emissione n. 14, con tasso minimo di rendimento garantito pari all’1,45%.
Il tasso di interesse di rendimento minimo assicurato dal Tesoro è stato comunicato venerdì dal Ministero dell’Economia, che ha pertanto condotto la remunerazione per gli investitori nel titolo governativo nella parte alta della forchetta delle previsioni circolate sul mercato, a causa prevedibile di un premio al rischio che sui titoli italiani si è mantenuto particolarmente elevato per tutta la settimana (lo spread ha chiuso la scorsa settimana sopra quota 310 punti base).
Il tasso annuo effettivo sarà comunque fissato al termine della raccolta. In ogni caso, il livello minimo così comunicato allarga la forbice rispetto alle ultime emissioni, che avevano avuto come contesto uno scenario di finanza pubblica che era definibile come sufficientemente più “tranquillo”.
In tal senso, sia opportuno ricordare come a metà maggio il BTP Italia fu annunciato con rendimento minimo dello 0,4%, poi rivisto al rialzo allo 0,55%, dopo che l’asta raccolse 7,7 miliardi di euro per il 52,6% acquistati direttamente da piccoli risparmiatori.
Il fatto che il rendimento sia più elevato non equivale certamente a immaginare che ci sia una vera e propria corsa all’acquisto da parte degli investitori. Il secondo BTP Italia nel giugno 2012 fu venduto con un rendimento del 3,55%, ma raccolse solamente 1,7 miliardi di dollari, contro media della serie storica vicina ai 12.
In ogni caso, l’1,45% come rendimento minimo offerto, comunicato qualche giorno fa, riporta il tasso offerto sui livelli del 2014, quando in due sole emissioni (1,65% la prima e 1,25% la seconda) il Tesoro riuscì a raccogliere in tutto 28 miliardi di euro. Proprio l’aumento dei rendimenti consente inoltre di accorciare la scadenza, con una mossa che potrebbe favorire l’adesione dei risparmiatori individuali.
Ricordiamo infine come l’asta per il retail sarà aperta fino a mercoledì 21, al netto di una possibile anticipata chiusura, che per il momento non sembra essere prossima alla realtà. Giovedì 22 sarà invece la volta degli investitori istituzionali.
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