Lo scorso venerdì l’EBA ha pubblicato i risultati definitivi degli stress test a cui sono state sottoposte 48 banche di 15 diversi paesi dell’area Euro. Il test ha riguardato un campione significativo degli istituti anche perchè ad essere oggetto di analisi sulla tenuta dei conti in caso di scenario avverso sono state le banche più importanti del sistema Eurozona vale a dire quegli istituti troppo grandi per fallire e troppo grandi per essere salvati. Nel caso dell’Italia gli stress test si sono concentrati su Banco BPM, UBI Banca, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Già nella mattinata di venerdì era circolata la notizia, subito confermata, che tutte le banche italiane coinvolte avessero superato gli stress test dell’EBA.
Prima dell’avvio della prima di Ottava ritengo però che sia giusto fare il punto della situazione anche per offrire occasioni di trading agli investitori. E’ vero che la notizia della promozione di Banco BPM, BPER Banca, Unicredit e Intesa Sanpaolo era scontata ma i dettagli del report dell’EBA potrebbero comunque offrirti indicazioni per capire cosa conviene comprare su Borsa Italiana oggi.
Prima di capire se è meglio puntare sulle azioni Intesa Sanpalo o sulle Unicredit o ancora su UBI Banca o Banco BPM è utile inquadrare bene quello che è stato l’oggetto dell’analisi dell’EBA. L’European Banking Authority, con la collaborazione della BCE, ha esaminato la relisienza del comparto bancario europeo a un set di shock avversi. L’EBA, in part icolare, ha simulato quello che sarebbe l’andamento del CET1 ratio – il Common Equity Tier 1 ossia la componente primaria del capitale di una banca – in differenti situazioni, alcune molto critiche.
Per Unicredit il CET1 ratio in condizioni avverse è salito dal 12,8 per cento ridefinito al 2017 al 9,34 per cento nel 2020, passando per il 10,31 per cento nel 2018 e il 9,58 per cento nel 2019. Unicredit, grazie anche al riuscito aumento di capitale, è uan banca ancora più sicura in caso di situazione avversa.
La migliore banca tra le italiane è però Unicredit (che si classifica al secondo posto dal terzo del precedente stress test EBA) ma bensì Intesa Sanpaolo. Lo stress test per la banca di Messina ha indicato in caso di scenario avverso per il 2020 un CET1 ratio al 10,4 per cento, passando per un 10,8 per cento al 2018 e un 10,64 per cento per il 2019. Il dato della situazione al 2017 di Intesa Sanpaolo è stato ridefinito al 13,24 per cento.
Tra le ex popolari, per Banco BPM la simulazione porta a un CET1 ratio dell’8,47 per cento nello scenario avverso al 2020 dal 13,94 per cento ridefinito al 2017. I tassi simulati al 2018 e al 2019 indicano rispettivamente CET1 ratio del 9,93 per cento e del 9,4 per cento. Per quello che riguarda UBI Banca, lo stress test ha indicato nello scenario avverso un CET1 ratio all’8,32 per cento nel 2020, passando per il 9,76 per cento nel 2018 e il 9,25 pe rcento nel 2019. Il dato della situazione al 2017 è stato ridefinito all’11,7 per cento.
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