300 punti base. E’ questo il livello attorno al quale ondeggia lo spread BTP BUND anche oggi 31 ottobre. Dopo l’asta di BTP di ieri, quindi, il differenziale tra il rendimento del decennale italiano e quello del decennale tedesco si conferma incapace di scendere con decisione sotto la soglia rischio dei 300 punti base. L’assestamento del differenziale attorno a quello che comunque resta un livello di guardia è sintomatico di come le tensioni tra Italia ed Europa non siano venute meno anche nell’Ottava in corso. I dati macro sul PIL del terzo trimestre e disoccupazione/inflazione, inoltre, zavorranno ogni entusiasmo. La verità è che il sentiment sull’Europa in generale e sull’Italia in particolare resta molto negativo e l’andamento dello spread BTP BUND riflette questa situazione.
Nell’asta di ieri 30 ottobre il Tesoro ha collocato BTP a 5 anni e BTP a 10 anni (oltre a CCTEU). L’ammontare dei rendimenti ha ribadito l’esistenza di forti tensioni sul debito italiano. Il BTP a 5 anni (codice ISIN IT0005344335) è stato collocato per tutti i 2 miliardi massimi offerti dal MEF e ha registrato una domanda pari a 2,954 miliardi di euro con rapporto di copertura tra ammontare richiesto dagli investitori e quantitativo offerto pari a 1,48. Il rendimento del BTP a 5 anni in asta ieri, e questo è il dato più critico e più rilevante, è stato fissato al 2,58 per cento, livello massimo dal dicembre 2013.
Rendimenti in aumento anche per quello che riguarda la settima tranche del BTP a 10 anni. Anche questo titolo (codice ISIN IT0005340929) ha registrato il tutto esaurito rispetto alla forchetta indicata dal MEF prezzo medio dell’emissione uguale a 95,46. I rendimenti hanno registrato un aumento al 3,36 per cento, livello in assoluto più alto da febbraio 2014. Il risultato dell’asta di ieri conferma quindi che i mercato vuole ottenere rendimenti più alti per comprare debito italiano e questo rappresenta un segnale di allert per il governo.
Il Ftse Mib oggi, comunque, non sembra essere più di tanto preoccupato da questi messaggi che sono già incorportati nei corsi attuali. Il Ftse Mib registra un rialzo poco sopra i 19000 punti con le azioni STM e saipem tra le più performanti. La quotazione STMicroelectronics è infatti in rialzo del 4,28 per cento mentre il valore delle azioni Saipem aumenta del 3,2 per cento. Tra le azioni peggiori sul Ftse Mib oggi ci sono le FCA. Fiat Chrysler Automobiles, ieri protagonista della cronaca finanziaria con la pubblicazione dei conti dei primi nove mesi 2018 e le decisioni sul dividendo straordinario, segna un calo molto vistoso. Guardando i dati in tempo reale si può anche parlare di crollo delle azioni FCA il cui valore è precipitato fino a 13,03 euro prima di limitare il ribasso. Mentre è in corso la scrittura del post, le azioni FCA registra un calo del 3,08 per cento. Male anche Recordati e Intesa Sanpaolo.
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