L’analisi tecnica sullo spread BTP BUND spegne ogni possibile speranza in merito ad un restringimento del differenziale tra il rendimento del titolo a 10 anni italiano e quello di pari durata tedesco. Secondo l’analisi tecnica, avendo rotto il muro dei 300 punti base, lo spread BTP BUND potrebbe salire fino a 400 punti base. Ovviamente quella sopra esposta è solo una previsione che tuttavia viene ritenuta molto gettonata in considerazione di quello che è il sentiment di riferimento. E’ sempre comunque fatta la salva la possibilità di un calo del differenziale. Secondo l’analisi tecnica se lo spread BTP BUND dovesse scendere anche sotto i 300 punti base, allora le tensioni si attenuerebbero e la previsione a 400 punti base verrebbe meno. Viceversa, quanto maggiore dovesse essere lo stazionamento dello spread oltre i 300 punti, tanto più alte sarebbero le possibilità che, in modo progressivo, si possa arrivare anche a 400 punti base.
Chi e cosa deciderà se lo spread sarà destinato o meno ad arrivare a 400 punti base? Per rispondere a questa domanda è necessario uscire dall’analisi tecnica e passare in ambito fondamentale. Lo spread BTP BUND tenderà ad allargarsi se la tensione tra Italia ed Europa dovesse salire ancora. L’ultimo rally registrato dal differenziale risale allo scorso venerdì e non è stato casuale. L’allargamento del differenziale è avvenuto a seguito della dura risposta dell’Europa ai contenuti della manovra economica approvata dal governo Lega 5 Stelle. Il Commissario Moscovoci, affermando che la manovra italiana rappresenta una deviazione senza precedenti dalle regole dell’Unione Europea, aveva determinato la salita dello spread BTP BUND fino a 330 punti base. Altro elemento alla base del rally del differenziale era stato lo scontro tra le fila del governo tra Salvini e Di Maio sulla questione della pace fiscale. Non che all’Europa interessi nulla della questione pace fiscale! Lo scontro tra Lega e 5 Stelle era stato visto dai mercati come un elemento destabilizzante in una situazione già di per sè complessa. Insomma, al netto dei singoli fatti specifici, l’allargamento dello spread BTP BUND fino a 330 punti base era stato il risultato del venir meno della credibilità della politica italiana. Questo fino a venerdì scorso e oggi, 22 ottobre, cosa potrebb avvenire al differenziale. L’analisi tecnica sullo spread resta invariata mentre altri due elementi hanno arricchito il contesto.
Da un lato ci sono le preoccupazioni per gli effetti che un allargamento dello spread potrebbe generare sulle banche italiane mentre dall’altro c’è la decisione di Moody’s di tagliare di un gradino il rating dell’Italia assegnando un outlook stabile. Se oggi i mercati apprezzaranno quell’aggettivo stabile, allora il differenziale potrebbe anche calare. Viceversa, laddove dovesse prevalere una view negativa supportata dalle preoccupazioni per la tenuta dei livelli patrimoniali delle banche, allora la marcia dello spread potrebbe proseguire. In tal caso si riafaccerebbe quella che è la previsione dell’analisi tecnica ossia spread BTP BUND a 400 punti base.
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