Azioni Monte dei Paschi e azioni Banca Carige faranno i conti su Borsa Italiana oggi con le recenti indiscrezioni di stampa che parlano di una possibile fusione tra due banche un tempo fiore all’occhiello del sistema bancario ma oggi alle prese con non poche difficoltà. A parlare di possibile integrazione tra Banca Monte dei Paschi e Banca Carige sono stati alcuni rumors circolati nel fine settimana sulla stampa italiana. Secondo questi rumors, la nuova dirigenza di CariGenova potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi fusione con MPS. Indiscrezioni di stampa che fanno riferimento ad una eventuale aggregazione tra le due banche non sono una novità. In passato la quotazione Monte dei Paschi e la quotazione Banca Carige erano state spesso e volentieri influenzate da tali voci che, peraltro, non si era poi mai tradotte in nulla di concreto. Di certo in tutta questa vicenda c’è solo che Banca Carige è quasi costretta a cercare un soggetto bancario con cui aggregarsi. Secondo gli analisti, però, l’ipotesi integrazione tra le due realtà è lontana e poco fattibile. In fin dei conti, infatti, si tratterebbe di procedere con una fusione tra due soggetti in difficoltà (Banca Carige) o comunque con difficoltà appena lasciate alle spalle (Monte dei Paschi).
I rumors su una eventuale fusione tra le due banche potrebbero però condizionare l’andamento dei rispettivi titoli su Borsa Italiana. In prima di Ottava l’impatto della notizia non è stato dei migliori. Nella seduta di ieri il prezzo delle azioni Banca Carige ha registrato un crollo di oltre il 10 cento mentre la quotazione MPS ha chiuso in calo dello 0,82 per cento. Soprattutto dal lato genovese, quindi, c’è molta freddezza sulle recenti indiscrezioni. Il crollo di Banca Carige nella seduta di ieri è stato sostenuto anche dalle nuove voci su un inevitabile nuovo aumento di capitale. Gli investitori sono convinti che CariGenova abbia bisogno di rafforzare il suo patrimonio e che il nuovo management sarà immediatamente chiamato a vedersela con questa intricata situazione. Non è un caso, quindi, se si parla oramai apertamente di crisi di Banca Carige.
Il crollo segnato in prima di Ottava dalle quotazioni è stato così marcato da costringere la stessa banca ligure ad intervenire con un comunicato stampa. Ieri pomeriggio Banca Carige ha precisato che sarà presto stilato un piano operativo e strategico. Banca Carige ha poi ricordato che, per quello che riguarda il patrimonio, il CET1 ratio phased-in al 30 giugno 2018 dell’istitito bancario è stato pari all’11,9 per cento, livello superiore sia al limite regolamentare del 9,625%, sia alla soglia suggerita, inclusiva della Guidance, dell’11,175 per cento. Al 30 giugno 2018, inoltre, il Total Capital ratio phased-in di Banca Carige si era attestato al 12 per cento, vale a dire circa 120 punti base al di sotto della soglia SREP 2018 (13,125 per cento). Insomma da CariGenova arrivano dei chiari tentativi di tranquillizzare i mercati ma l’attenzione degli investitori resta comunque molto alta.
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