L’aumento di capitale di Astaldi è sempre più avvolto nell’incertezza. Inequivocabili segnali sulla possibilità che l’intera operazione possa saltare a causa dell’impasse turco sono arrivati questa mattina agli investitori. Il risultato delle nuove tensioni è stato il crollo del prezzo delle azioni Astaldi. Mentre è in corso la scrittura del post, la quotazione Astaldi registra un ribasso del 5,7 per cento a quota 1,13 euro. A causa del nuovo sell-off, il valore di Astaldi è precipitato ai nuovi minimi storici con decine di miliardi di capitalizzazione che si sono polverizzati in poche Ottave. A preoccupare il mercato non è tanto e solo il crollo delle azioni Astaldi quanto l’assenza di prospettive per il futuro. Detto in altre parole allo stato attuale dei fatti trovare una via di uscita alla grave crisi che colpisce la società diventa ogni giorno più difficile. Operativamente parlando il crollo del valore di Astaldi rappresenta una ghiotta occasione di trading per chi è attratto da questo tipo di situazioni. Per guadagnare con il forte calo delle azioni Astaldi è possibile ricorrere al trading di CFD. Ovviamente un approccio di questo tipo va bene soprattutto nel breve termine. Nel lungo termine, invece, è necessario procedere con l’analisi oggettiva degli elementi in ballo: il crollo di Astaldi proseguirà oppure già a partire dalla prossima Ottava sarà possibile un rialzo delle quotazioni?
Il segnale giunto questa mattina sull’aumento di capitale fa pensare al peggio. L’avvio della ricapitalizzazione della società, indispensabile per il rafforzamento della base patrimoniale, è subordinato alla cessione del terzo ponte sul Bosforo. La crisi della Turchia ha impedito ad Astaldi di realizzare questa operazione e adesso anche l’aumento di capitale diventa non più scontato. In base agli accordi JP Morgan avrebbe dovuto coprire l’eventuale inoptato della ricapitalizzazione ma adesso la banca è pronta a fare un passo indietro perchè non ci sono le condizioni per un aumento di capitale sicuro. Sono gli stessi accordi siglati tra le parti e prevedere questa eventualità. I margini temporali sono strettissimi anche perchè se non ci dovessero essere segnali sulla fattibilità dell’avvio dell’operazione entro fine settembre, JP Morgan potrebbe tranquillamente abbandonare tutto.
La crisi di Astaldi non è ovviamente solo su Borsa Italiana ma anche su un terreno più concreto. Ci sono migliaia di posti di lavoro in ballo e la stessa azienda è un dei fiori all’occhiello dell’Italia. Mentre sui mercati Astaldi brucia miliardi ogni giorno, si parla di possibili strade alternative (e da ultima istanza) per uscire dalla grave crisi. In particolare nelle ultime settimane di è fatto riferimento alla Legge Fallimentare e alla ristrutturazione del debito.
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