Con un comunicato stampa BNP Paribas ha annunciato il lancio della prima emissione dei certificati Stock Bonus su titoli azionari, con durata biennale e rendimenti potenziali attesi tra il 10% e il 28,5%.
Come annuncia la stessa banca europea, “la principale novità dei nuovi Stock Bonus risiede nel fatto che questi certificate sono emessi a un valore nominale pari al valore iniziale, rappresentato dal prezzo dell’azione sottostante alla data di rilevazione: ad esempio, i Certificate Stock Bonus con sottostante Intesa Sanpaolo presentano valore iniziale pari a 2,18 €, vale a dire la quotazione del relativo sottostante alla chiusura del mercato in data 28 agosto 2018”.
L’obiettivo dell’investimento in Stock Bonus è intuibilmente quello di ottenere un bonus a scadenza: un evento che si verifica se al termine del periodo di riferimento gli strumenti finanziari quotano un prezzo pari o superiore al livello barriera, calcolato in base al valore iniziale dell’azione. In caso di avvenimento dell’evento, è possibile guadagnare anche in caso di ribassi moderati delle azioni sottostanti, tra il 25% e il 40% del valore iniziale.
Il funzionamento di questo tipo di prodotto è molto semplice. Come ricorda ancora il comunicato BNP, “se a scadenza, fissata il 28 agosto 2020, il valore dell’azione sottostante è pari o superiore al livello barriera, l’investitore riceve l’importo nominale più un premio, che può arrivare fino al 28,50% dell’importo nominale. Se invece a scadenza il valore dell’azione sottostante è inferiore al livello barriera, l’investitore riceve un importo commisurato all’effettiva performance del sottostante, con conseguente perdita sul capitale investito”.
Per il momento, 15 sono gli Stock Bonus Certificate lanciati da BNP Paribas a valere su azioni di primarie società quotate, italiane e straniere:
- Fiat Chrysler Automobiles (ISIN: NL0013030398 e NL0013030521),
- Intesa Sanpaolo (ISIN: NL0013030406 e NL0013030539),
- Eni (ISIN: NL0013030414),
- Assicurazioni Generali (ISIN: NL0013030422),
- Banco BPM (ISIN: NL0013030430),
- Enel (ISIN: NL0013030448),
- Atlantia (ISIN: NL0013030455),
- Saipem (ISIN: NL0013030463),
- Unione di Banche Italiane (ISIN: NL0013030471),
- Telecom Italia (ISIN: NL0013030489),
- Unicredit (ISIN: NL0013030497),
- ST Microelectronics (ISIN: NL0013030505),
- BPER Banca (ISIN: NL0013030513).
Luca Comunian, Head of Distribution Marketing & Communication – Gobal Markets di BNP Paribas Corporate & Institutional Banking, ha così commentato la nuova emissione:
I certificate Stock Bonus, oltre ad offrire un diverso profilo di rischio-rendimento rispetto all’investimento diretto nel titolo azionario, per la prima volta presentano un valore nominale pari al valore inziale del titolo sottostante. Proteggono inoltre il capitale investito a scadenza da moderati ribassi del sottostante e offrono dei ritorni potenziali fino al 14.25% annuo.
Per quanto infine concerne il trattamento fiscale dei certificate, gli introiti sono considerati redditi diversi di natura finanziaria (con aliquota pari al 26%), a differenza di altre classi di investimento quali fondi ed ETF, permette di utilizzare le eventuali plusvalenze per compensare perdite pregresse.
Ecco di seguito una tabella riassuntiva con gli stock bonus lanciati da BNP, il relativo sottostante, il valore iniziale, il bonus, il rimborso a scadenze la barriera osservata a scadenza.
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