Aggiornamento 15 febbraio 2019 

Tra le società del Ftse Mib che hanno deciso di aumentare il dividendo 2019, relativo all’esercizio 2018, c’è Eni. Il board societario ha deciso di riconoscere agli azionisti un dividendo Eni complessivo, acconto più saldo, pari a 0,83 euro per azione. Un anno fa, Eni aveva deliberato un dividendo pari a 0,8 euro. C’ stato quindi un aumento di 3 centesimi e per questo motivo Eni va inserita tra le società che hanno aumentato la cedola. Ecco il link sul dividendo Eni 2019.  

Aggiornamento 5 gennaio 2019

E’ iniziato oggi 5 gennaio il periodo tradizionalmente dedicato ai dividendi. La prima società del Ftse Mib che ha diffuso le decisioni sulla cedola è stata Intesa Sanpaolo. Per conoscere il dividendo Intesa Sanpaolo 2019 si rimanda al link seguente

Aggiornamento 29 gennaio 2019

Manca poco all’avvio del consueto periodo societario dedicato all’approvazione dei conti dell’esercizio 2018. Già a partire dalla fine di gennaio, infatti, ci saranno numerose società quotate su Borsa Italiana che riuniranno il rispettivo CdA per approvare il bilancio 2018. E’ nell’ambito di queste riunioni che gli stessi consigli di amministrazione si esprimeranno anche sull’esistenza e sull’ammontare del dividendo 2019 (relativo al 2018). Il passaggio sucessivo sarà poi l’approvazione da parte dell’assemble degli azionisti della proposta formulata dal CdA in materia di dividendo. Sarà solo in quel momento che il dividendo sarà certo. Prima di arrivare all’inizio della lunga stagione delle cedole, si consiglia di approfondire il discorso su cosa è il dividendo. Al tempo stesso, per capire quali azioni comprare con l’approssimarsi dei dividendi societari, si rimanda anche all’articolo sui possibili migliori dividend yield 2019

Aggiornamento 7 gennaio 2019

Nel mese di gennaio 2019 è previsto lo stacco dell’acconto sul dividendo Enel e dell’acconto sl dividendo Snam. Sono questi i primi due appuntamenti del nuovo anno. Per quello che riguarda le cedole ordinarie, le ultime previsioni indicano un generale aumento della consistenza dei dividendi. Società come Enel, Eni e Generali dobrebbero aumentare il dividendo sull’esercizio 2018. La vera novità è rappresentata dal fatto che anche Fiat Chrysler Automobiles tornerà quest’anno a distribuire una cedola. Grazie alla cessione di Magneti Marelli, infatti, FCA ha oggi in cassa quasi 2 miliardi di euro. In pratica gli azionisti del Lingotto sono attesi da un bel dividendo FCA straordinario!

Non tutte le società del Ftse Mib, comunque, aumenteranno la cedola. Secondo le ultime indiscrezioni e stime, è possibile che Campari, Leonardo e Luxottica confermini anche quest’anno la cedola staccata sull’esercizio 2017. La stessa Saipem dovrebbe confermare le decisioni di un anno fa stabilendo di non distribuire alcun dividendo. 

Aggiornamento 19 novembre 2018

Tra i dividendi 2019 più attesi sul Ftse Mib c’è quello di Enel. La società elettrica il 19 novembre ha approvato il nuovo piano industriale al 2021. Nel business plan di Enel è stata confermata la politica sui dividendi per i prossimi esercizi. Nello specifico il dividendo Enel 2019 (relativo ossia all’esercizio 2018) sarà pari ad almeno 0,28 euro per azione. Questa cedola, considerando quelli che sono gli attuali livelli di prezzo di Enel garantisce un rendimento superiore al 6 per cento.

Enel, nel piano industriale, ha confermato una politica dei dividendi basata su un payout che sarà pari al 70 per cento dell’utile netto ordinario. A tale indicazione Enel ha però aggiunto anche il suo mpegno a pagare un dividendo minimo per azione per l’intero periodo. Il riferimento alla politica sui dividendi Enel può essere trovato nell’articolo: Dividendo Enel 2019 almeno a 0,28 euro, con prezzi azioni di oggi il rendimento è al 6%

Aggiornamento 16 novembre 2018

Primo round con gli stacchi dei dividendi di fine anno. Il prossimo 19 novembre è in programma lo stacco di quattro acconti sul dividendo 2019 e di due dividendi ordinari. A staccare l’acconto saranno le seguenti società del Ftse Mib: Banca Mediolamum, Recordati, Tenaris, Terna. Per quello che riguarda invece i dividendi ordinari, a staccare la cedola saranno Danieli (anche le azioni risparmio) e Mediobanca. L’elenco dei dividendi in stacco lunedì 19 novembre può essere trovato su: Dividendi 2018 – 2019 Borsa Italiana: acconti in stacco lunedì 19 novembre sul Ftse Mib

Aggiornamento 7 novembre 2018

Nel periodo compreso tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, alcune società di primo piano di Borsa Italiana staccheranno il rispettivo acconto sul dividendo. Una scelta simile sarà attuata da alcune big del Ftse Mib come Eni, Tenaris, Recordati, Enel e Snam. Accanto agli acconti sul dividendo 2019, relativo all’esercizio 2018, ci saranno poi le cedole ordinarie di società come Mediobanca o Danieli il cui bilancio non coincide con quello dell’anna solare come invece avviene normalmente per la maggior parte delle società del Ftse Mib Italia All-Share. 

I dividendi di fine anno 2018 e inizio 2019 sono quindi di due tipi diversi: cedole a titolo di acconto e dividendi relativi a bilanci. 

Acconti dividendi 2019 di fine 2018 

A staccare l’acconto sul dividendo saranno le seguenti società del Ftse Mib: Enel (0,14 euro con data di stacco il 21 gennaio); Snam (0,0995 euro con data di stacco il 21 gennaio 2019); Tenaris (0,19 dollari con data di stacco il 19 novembre 2018); Recordati (0,45 euro con data di stacco il 19 novembre 2018). 

Dividendi ordinari 2019 con stacco a fine 2018 

A staccare il dividendo ordinario saranno Assiteca (0,07 euro con data di stacco il 27 dicembre 2018); Danieli azioni ordinarie (0,1 euro con data di stacco il 19 novembre 2018); Danieli azioni risparmio (0,1207 euro con data di stacco il 19 novembre 2018); STM (dividendo trimestrale di 0,06 dollari con data di stacco il 17 dicembre 2018); Mediobanca (0,47 euro con data di stacco il 19 novembre 2018). 

Dividendi 2019 previsioni 

Anche se mancano ancora diversi mesi al momento in cui le società quotate in Borsa staccheranno i dividendi 2019, non è certamente presto per poter compiere qualche valutazione su quello che potrebbe avvenire nelle entità cedolari del prossimo anno.

L’orientamento – premettiamo – sembra essere positivo. Al di là dei rischi che si aggirano sull’Italia, la policy dei consigli di amministrazione sembra essere confortante e, dunque, le stime di consensus ci dicono che la maggior parte delle società principali quotate a Piazza Affari dovrebbe portare in incremento il proprio dividendo. Ma come? E chi ritoccherà in aumento il dividendo 2019 rispetto a quello 2018?

Partiamo dalle banche. Facendo una media delle principali previsioni, ad incrementare il dividendo dovrebbe essere Banca Generali (da 1,25 euro a 1,3 per azione), BPER Banca (da 0,11 euro a 0,15 euro), Mediobanca (da 0,47 a 0,49), UBI Banca (da 0,11 a 0,13) e Unicredit (da 0,32 a 0,36). Per quanto concerne il big italiano, Intesa Sanpaolo, le previsioni sono miste, e alcuni analisti ritengono che in realtà il dividendo potrebbe essere confermato più o meno sugli stessi livelli già conosciuti (0,203 euro).

Per ciò che concerne le altre società parte del FTSE MIB, il dividendo atteso per il 2019 dovrebbe crescere per A2A (da 0,0578 euro a 0,07 euro), per Brembo (da 0,22 euro a 0,23 euro), per Buzzi Unicem (da 0,12 euro a 0,22 euro) e per CNH Industrial (da 0,14 euro a 0,22 euro). Sempre tra i big, Enel dovrebbe incrementare il dividendo 2019 (da 0,237 a 0,28) e simile atteggiamento dovrebbe essere seguito da Eni (da 0,8 euro a 0,83 euro), da Exor (da 0,35 euro a 0,37 euro) e, ancora in galassia ex Fiat, da FCA (che nel 2018 non ha distribuito dividendi, e che nel 2019 dovrebbe staccarne uno da 0,23 euro per azione). Anche Ferrari dovrebbe aumentare in modo significativo il dividendo, portandolo da 0,71 euro a 1,04 euro per azione.

Scorrendo le altre previsioni, Mediaset nel 2018 non ha distribuito dividendo ma potrebbe staccare una cedola di 0,09 euro per azioni nel 2019, così come Pirelli, a secco di dividendi nel 2018, ma con cedola da 0,17 euro in possibile arrivo per il 2019. Dividendo previsto in incremento per Poste Italiane (da 0,42 euro per azione a 0,44 euro), Moncler (da 0,28 euro a 0,33 euro), Prysmian (da 0,43 euro a 0,45 euro), Recordati (da 0,85 euro a 0,91 euro), Snam (da 0,2155 euro a 0,22 euro), Terna (da 0,22 euro a 0,23 euro).

Infine, grande attesa per Telecom Italia, che nel 2018 non ha staccato dividendo, e che gli analisti sono convinti proporrà ai propri azionisti un dividendo 2019 pari a 0,01 euro per azione.

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