Il deprezzamento delle banche che si evidenzia su Borsa Italiana oggi è un effetto dell’incertezza degli investitori per quelle che saranno le effettive capacità del governo Conte-Salvini-Di Maio di mettere a punto una legge di bilancio coraggiosa e sostenibile. In questa situazione di diffidenza generale, ci sono poi alcune azioni del settore bancario che sono vendute in modo maggiore. E’ questo il caso di Unicredit le cui quotazioni segnano sul Ftse Mib oggi un ribasso un area 14,6 euro, ben lontano da quei livelli (17,9 euro per azione) che sono venuti a mancare in concomitanza con la crisi politica successiva alle elezioni politiche italiane di primavera. Il ribasso più incisivo di Unicredit è dovuto a ben due tagli di target price avvenuti nelle ultime ore sulle azioni della banca. A ridurre il target price sulle azioni Unicredit, ossia il prezzo obiettivo, sono state Equita e Societe Generale. La sim milanese ha ridotto le stime sui coefficienti patrimoniali di Unicredit nell’esercizio 2018 e ha quindi tagliato il target price da 23,7 euro (quello precedente) a 21,5 euro.

Equita, nonostante la riduzione del prezzo obiettivo, ha comunque confermato il rating in essere a buy. Il consiglio degli analisti è quello di comprare azioni Unicredit. La sim ritiene che agli attuali prezzi di mercato, Unicredit sia conveniente. Del resto il valore della banca è calato di circa il 5% dall’inizio dell’anno ad oggi. Performance molto negativa su base annuale per Unicredit con un ribasso anno su anno che è arrivato al 20%.

Anche Societe Generale ritiene che il prezzo obiettivo di Unicredit, alla luce dei recenti ribassi, sia troppo alto e oramai poco fattibile. Per questo motivo gli esperti hanno tagliato il target price su Unicredit da 19,4 euro a 16,6 euro. Questo livello è molto vicino a quelle che sono le quotazioni attuali e quindi alla portata. Come nel caso di Equita, anche Societe Generale, comunque, consiglia sempre di comprare azioni Unicredit. Insomma ben due analisti sono per l’acquisto di azioni Unicredit o, comunque, per investire long sul titolo. 

La riduzione del target price e la più generale diffidenza da parte degli investitori verso le azioni delle banche su Borsa Italiana oggi sono degli effetti del nervosismo del mercato nei confronti di quelle che saranno le prime decisioni del governo in tema economico. La preoccupazione non è di breve termine ma di medio termine. La politica nei prossimi giorni andrà in ferie e quindi si riprenderà a settembre. Il premier Conte ha provato a dare fiducia nel suo discorso estivo affermando che la legge di bilancio sarà coraggiosa. Adesso, però, si attendono i fatti e i mercati lo hanno capito. 

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