La notizia del profit warning lanciato da Daimler è arrivata come un fulmine sul mercato azionario italiano. Gli effetti immediati dell’allarme sugli utili che ha lanciato il colosso tedesco sono stati due: crollo della quotazione FCA e crollo del prezzo delle azioni Brembo. Il titolo Fiat Chrylser Automobiles cede quasi 3 punti percentuali e scende velocemente verso i 17 euro. Mentre scriviamo la quotazione FCA si muove in area 17,12 con un minimo intraday raggiunto a quota 17,022 euro. Dal punto di vista tecnico il fatto che il prezzo delle azioni Fiat Chrysler non abbia rotto la resistenza a 17 euro è significativo di un tentativo di non cedere. La domanda che però gli investitori si pongono in questi minuti difficili è: quanto riuscirà a resistere FCA su Borsa Italiana oggi? In altre parole è pensabile che il prezzo delle azioni del Lingotto possa risalire o è meglio puntare su un ulteriore deprezzamento?

I 17 euro sono un livello molto importante per la quotazione FCA. Per vedere il prezzo delle azioni Fiat Chrysler sotto questa soglia è necessario tornare alla fine di marzo 2018. Il fatto, però, che FCA abbia segnato nell’ultimo anno una progressione del 79% (performance che incorpora l’andamento negativo su Borsa Italiana oggi) potrebbe anche aprire la porta alla possibilità che sia arrivato il momento delle prese di profitto. Per capire se è meglio andare long o short sul titolo FCA nel medio termine ti consiglio di tenere ben inquadrato quello che è il contesto di riferimento. Il crollo di Fiat Chrysler oggi è dovuto alle notizie allarmanti arrivate da Daimler (che ovviamente segna un forte ribasso sull’indice azionario della Borsa di Francoforte). Questo rapporto di causa-effetto ci sta nel senso che, spesso, ad un profit warning di una società corrisponde un crollo anche del competitors.

Questo meccanismo avviene perchè il mercato fiuta che i problemi di chi lancia il profit warning oggi potrebbero essere anche i problemi di domani di chi per ora si limita a subire. Nel caso di Daimler-FCA, però, c’è dell’altro. Daimler ha tagliato le stime sui suoi conti per inglobare l’effetto negativo derivante dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. A causa proprio della guerra dei dazi tra i due colissi, Daimler non prevede più per l’esercizio 2018 utili in aumento ma un dato in calo rispetto all’anno precedente. La decisione di Daimler è la prima di questo tipo di un’azienda europea e questo, ovviamente, preccupa gli investitori. La domanda se anche FCA sia costretta ad affrontare problemi simili diventa quindi legittima anche perchè la guerra commerciale in atto è ancora lontana dal terminare. 

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