Se sei solito investire in azioni del settore bancario (sia italiane che europee) saprai che le banche sono in fermento da tempo. In Europa, e soprattutto in Italia, ci sono troppe banche in un contesto che invece punta ad evolvere verso un mercato caratterizzato da pochi grandi players. Appunto per questo motivo da anni si parla di fusioni tra le banche. Sul mercato italiano l’operazione fino ad oggi più rilevante è quella che ha portato alla fusione tra Banco Popolare e la Banca Popolare di Milano con conseguente nascita del Banco BPM. Questa operazione di integrazione sarà nulla in confroto all’ipotizzata maxi fusione tra Unicredit e SocGen (Societè Generale).
Lo scenario che vede l’italiana Unicredit puntare ad integrarsi con la francese SocGen non è nuovo. La banca guidata da Mustier non ha mai nascosto la sua vocazione europea. L’ipotesi che porta alla fusione tra Unicredit e Societe Generale, quindi, ha basi decisamente solide. Di questa eventualità si parla oramai da tempo ma nel fine settimana i rumors sono diventati ancora più insistenti a causa di un lungo articolo di approfondmento che è stato pubblicato sul Financial Times. Secondo il celebre giornale finanziario la nascita di un colosso bancario di livello europeo dato dalla fusione tra Unicredit e SocGen, permettebbe alla nuova entità di compotere con i colossi di Wall Street. In un momento in cui forte è la crisi di Deutsche Bank, Unicredit e SocGen potrebbero approfittare della situazione e gettare le basi per una integrazione che avrebbe valenza storica. Ovviamente i tempi per l’eventuale concretizzazione dell’ipotesi fusione non sarebbero solo lunghi ma addirittura lunghissimi.
Nel brevissimo termine, comunque, l’analisi del Financial Times potrebbe essere una buona occasione per fare trading sia sulle azioni Unicredit che sulle azioni SocGen anche attraverso i Contratti per Differenza – CFD.
Secondo l’articolo del giornale finanziario la strada che porterebbe alla fusione tra il gruppo bancario italiano e quello francese potrebbe presenare diverse criticità. A fronte dell’urgenza a procedere a causa del pese oramai crescente dei colossi bancari di Wall Street ci potrebbero essere delle difficoltà più concrete. SocGen non sarebbe pronta a prendere in considerazione questa possibilità prima di un anno e Unicredit, dal canto suo, dovrebbe fare i conti con il nuovo governo italiano. Secondo l’analisi del FT, infatti, l’esecutivo Lega 5 Stelle potrebbe non essere favorevole all’ipotesi integrazione tra Unicredit e SocGen. Insomma l’ipotesi fusione Unicredit SocGen è più facile a dirsi che a farsi. Dall’altro lato, però, l’amministratore delegato di Unicredit Jean Pierre Mustier (dal 1987 al 2009 attivo in Societe Generale) sembra essere uno dei più attivi sostenitori dell’ipotesi fusione. Il manager, artefice del risanamento di Unicredit, starebbe prendendo in considerazione questo scenario fin dai mesi immediatamente successivi alla fine della ricapitalizzazione. Attenzione comunque a non dare un peso eccessivo a questo elemento perchè, in fin dei conti, di ipotesi fusione tra Unicredit e Societe Generale si parla da oltre 15 anni e non è mai avvenuto nulla di concreto.
Di tutto questo, però, ti dovrebbe interessare ai fini di una strategia trading puramente speculativa.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
Migliori Piattaforme di Trading
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.