Intesa Sanpaolo ha chiuso la seduta di Borsa Italiana di ieri con un ribasso di circa mezzo punto percentuale in un contesto generale che ha visto il Ftse Mib perdere l’1,64%. L’andamento del titolo Intesa Sanpaolo, al di là dle segno negativo, può essere conunque considerato incoraggiante se si pensa che nella seduta di ieri le azioni delle banche italiane sono andate a picco. Le banche crollano su Borsa Italiana, quindi, ma Intesa Sanpaolo riesce a resistere alle vendite e, come si dice in gergo a limitare i danni. Secondo alcuni trader la sfortuna della banca guidata da Messina è stata nel timing.
La comunicazione alla comunità finanziaria dei conti del primo trimestre 2018 di Intesa Sanpaolo, infatti, è avvenuta in un contesto fortemente negativo per l’azionario italiano. Nella giornata di ieri, infatti, gli investitori esteri hanno venduto in modo massiccio asset del Bel Paese (azioni e titoli di stato). Questa tendenza a vendere (non si può oggettivamente parlare di sell off ma di semplici realizzi dopo le recenti performance da record del Ftse Mib) è stata incoraggiata dalla crescente incertezza politica italiana. L’impasse scaturito dal voto del 4 marzo scorso con una serie di veti incrociati, infatti, potrebbe determinare il ritorno alle urge già in estate o al massimo in autunno. Ebbene questa prospettiva agli investitori, fino ad ora quasi indifferenti dinanzi allo stallo politico italiano, sembra non piacere e da qui il pesante ribasso di Borsa Italiana di ieri e, più in particolare, il crollo delle azioni delle banche.
Ho fatto questa premessa per evidenziare la possibilità che oggi possa essere il giorno della rinvicita per Intesa Sanpaolo se il contesto generale su Borsa Italiana dovesse migliorare. In altre parole non è da escludere che la quotazione Intesa Sanpaolo registri su Borsa Italana oggi un apprezzamento…in differita.
Le condiziooni affinchè la rivincita della banca guidata da Messina possa concretizzarsi ci sono tutte. Intesa Sanpaolo ha registrato nel primo trimestre 2018 (trimestrale) un risultato consolidato in aumento dai 901 milioni di un anno fa a quota 1,25 miliardi di euro. Grazie alla forte progressione di questo indicatore Intesa Sanpaolo ha rivisto al rialzo le attese degli analisti sul risultato 2018 a 879 milioni di euro. Variazioni positive hanno interessato anche le altre voci della trimestrale della banca. Nel primo trimestre del 2018, infatti, i operativi di Intesa Sanpaolo hanno segnato un aumento del 10,5% passando da quota 4,35 a quota 4,8 miliardi di euro. Rally anche della gestione operativa che ha segnato un balzo del 24% salendo su quota 2,51 miliardi di euro.
Per quanto concerne i coefficienti patrimoniali, alla data del 31 marzo 2018, il Common Equity ratio di Intesa era pari al 13,3% dal 13% di fine 2017. Il Tier 1 è salito al 15,2% dal 14,9%, mentre il coefficiente patrimoniale totale ha registrato una progressione dal 17,7% al 17,9%. La trimestrale di una delle più importanti banche italiane, quindi, ha confermato un dato che erano noto da tempo: Intesa Sanpaolo è, dal punto di vista patrimoniale, una banca solida. Altri dati presenti nei conti del primo trimestre confermano questo punto di forza che devi tenere in debita considerazione se sei alla ricerca di azioni delle banche italiane su cui investire. I crediti verso la clientela di intesa sono aumentati dello 0,4% a 401 miliardi di euro, mentre il complesso dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore ha registrato alla fine del primo trimestre, una flessione a 21,926 miliardi di euro, ossia del -2,7% rispetto al 31 dicembre 2017. Per finire nel primo trimestre i crediti in sofferenza hanno segnato un leggero calo a 10,555 miliardi di euro da quota 10,562 miliardi.
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