Ogni ipotesi di fusione per il Monte dei Paschi è destinata a fare i conti con una realtà che è peggiore di ogni già negativa previsione. E’ questo il messaggio che fa capolinea in questi giorni tra gli investitori che detengono in portafoglio azioni Monte dei Paschi. Proprio perchè ogni scenario di M&A su MPS è tutto tranne che di semplice attuazione, la quotazione della banca toscana soffre a Piazza Affari. Il prezzo delle azioni Monte dei Paschi su Borsa Italiana oggi registra un nuovo calo superiore ai 2 punti percentuali. Il titolo, a seguito delle forti recenti vendite, è precipitato in area 2,5 euro, lontanissimo da quei 4,75 euro del ritorno alle negoziazioni di fine ottobre. Mentre quindi da un lato si parla con insistenza di una inevitabile opzione di fusione, dall’altro il prezz delle azioni Monte dei Paschi non riesce ad invertire la rotta poichè cresca la consapevolezza che, allo stato attuale dei fatti, ogni ipotesi di M&A è quasi campata in aria alla luce delle condizioni della banca.
Secondo Il Sole 24 Ore, il prossimo consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi sarà chiamato a compire scelte molto forti. Il prossimo esecutivo dovrà infatti decidere se scaricare o meno la perdita della banca toscana a carico dello Stato, aprendo in questo modo la porta ad ipotesi di aggregazione con altre banche. Monte dei Paschi, nel dossier fusioni, è sola una delle pedine di un gioco ben più grande che coinvolge molti altri istituti bancari. Per il quotidiano degli industriali chiunque si faccia carico di andare incontro al Monte, vale a dire qualsiasi banca mostri di essere interessata alla fusione con MPS, dovrà farsi carico di un nuovo, ennesimo, aumento di capitale. Fusione con Monte dei Paschi significa quindi inevitabile ricapitalizzazione. Ma i problemi non sarebbero solo questi. Secondo Il Sole 24 Ore, un’opera di parziale privatizzazione del Monte dei Paschi potrebbe risultare una nazionalizzazione della banca aggregante. Questo avverrebbe perchè lo Stato., attuale azionista di maggioranza, scenderebbe si ma fino al 20%, restando in questo modo azionista di riferimento. Tra le varie ipotesi sul tavolo del management di MPS, Il Sole 24 Ore, cita anche la conversione dei titoli senesi nelle mani dello Stato in titoli senza diritto di voto e il conferimento della parte pubblica di Monte dei Paschi a un trustee con mandato a procedere con la vendita graduale di tale quota sul mercato.
Quasiasi sia il futuro di Monte dei Paschi quello che è certo è che l’Europa non lascerà mai la banca toscana e il governo italiano liberi di agire in qualsiasi direzione. Quelle che sono le vicissitudini del passato recente di Monte dei Paschi nonchè la precarietà dei conti della banca, lasciano intendere che l’Europa vorrà come minimo dire la sua su questa vicenda e sul futuro della banca toscana.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
Migliori Piattaforme di Trading
Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.