Tornano su Borsa Italiana le indiscrezioni di stampa su un’ipotesi fusione tra Monte dei Paschi di Siena e UBI Banca. I rumors che fanno riferimento a possibili operazioni di M&A non rappresentano una novità. Lo scenario su una possibile fusione tra MPS e UBI Banca è infatti uno dei più gettonati nell’ambito delle generali indiscrezioni su fusioni tra le banche italiane di media dimensione. Logicamente il ritorno delle voci sula fusione tra le due banche ha immediatamente avuto dei contraccolpi su due titoli coinvolti. La quotazione UBI Banca mentre scriviamo segna un ribasso del 2,3% mentre il prezzo delle azioni Monte dei Paschi è in rialzo dello 0,22% dopo essere arrivato a guadagnare percentuali molto più consistenti nelle fasi immediatamente successive alla diffusione dei rumors sull’ipotesi M&A.
Il rally di MPS su Borsa Italiana è durato poco e si è sgonfiato non appena è arrivata da Bergamo una secca smentita alle indiscrezioni di stampa sull’ipotesi integrazione. Con un breve comunicato stampa UBI Banca ha precisato che quanto affermato in recenti articoli è da ritenersi completamente falso e infondato. La stampa aveva parlato questa mattina di una proposta di “operazione straordinaria” che sarebbe stata esaminata nel corso di un consiglio di gestione della stessa UBI Banca. Nello stesso comunicato stampa l’istituto guidato da Victor Massiah si era anche riservato di “verificare con le autorità se esistono le condizioni di un tentativo di manipolazione del mercato“. Dalle parole di UBI Banca sembrerebbe intendersi che, in questa occasione come già avvenuto precedentemente, le ipotesi di fusione con Banca Monte dei Paschi siano da intendersi come completamente infondate. Come emerge però dall’andamento dei due titoli su Borsa Italiana, la puntualizzazione non sembra essere bastata alla banca guidata da Massiah. In un contesto generale che vede il Ftse Mib registrare oggi variazioni minime, UBI Banca spicca con il suo ribasso molto intenso. Il prezzo delle azioni della banca di Bergamo è sceso fino a un minimo intraday a quota 3,69 euro prima di stabilizzarsi a 3,698 euro, il 2,3% in meno rispetto al prezzo di apertura. Il crollo di UBI Banca su Borsa Italiana oggi porta di fatto il passivo accumulato nell’ultimo mese dal titolo al 7,3%.
Quanto avviene mentre scriviamo alla quotazione UBI Banca e alla quotazione MPS conferma che il dossier relativo alle fusioni tra banche italiane, fornisce ed è destinato a fornire significative occasioni di trading. Ad approfittare dalla forte volatilità che le voci su eventuali operazioni di M&A potranno fornire nei prossimi mesi, saranno non solo quegli investitori che compreranno azioni delle banche ma anche coloro i quali preferiranno investire attraverso il trading di CFD.
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