Non c’è solo lo spin off di Magneti Marelli sul tavolo della dirigenza di Fiat Chrysler. A confermare che i prossimi anni saranno decisamente frizzanti sul fronte delle cessioni e della più generale ridefinizione del perimetro societario della casa automobilistica, è stato direttamente l’amministratore delegato Sergio Marchionne. Il manager non ha aggiunto nulla di nuovo rispetto a quanto già noto oramai da mesi ma ha messo nero su bianco quelle che saranno le direttrici di FCA nei prossimi due anni. Marchionne, che presto lascerà comunque la guida di Fiat Chrsyler, ha ribadito che dopo lo scorporo di Magneti Marelli ci sarà quello di Comau. Magneti Marelli e Comau sono le due società FCA che operano nel settore della componentistica. La strategia di Fiat Chrysler, anticipata nei mesi scorsi e poi confermata dallo stesso vertice, è quindi chiara: uscire dal settore della componentistica. Per quello che riguarda i tempi, lo spin off di Magneti Marelli potrebbe avvenire già nella seconda metà dell’esercizio 2018 mentre per quanto concerne lo scorporo di Comau bisognerà attendere il prossimo anno (forse). Il disegno strategico di FCA per quello che concerne il capitolo delle cessioni è chiaro e lineare: prima ci sarà la cessione di Magneti Marelli e poi quella della “sorella” Comau una volta completata la prima. 

Marchionne nel corso dell’assemblea degli azionisti di SGS, una società di certificazione svizzera che un tempo era partecipata dalla holding Exor, ha anche ribadito un altro concetto-guida nella cessione del settore componentistica. Lo spin off di Magneti Marelli non avverrà attraverso alcuna IPO. In pratica Magneti Marelli non sarà ceduta tramite operazione di mercato. L’idea di Fiat Chrysler, infatti, è quella di assegnare azioni Magneti Marelli in forma del tutto gratuita ai soci di FCA. 

Ultima indicazione di Marchionne nel suo intervento di ieri a Genova ha riguardato Fiat ossia il marchio storico del Lingotto. Rispondendo alle voci che circolano sulla possibile cessione del brand Fiat (non notizie specifiche ma indiscrezioni generiche mai verificate, Marchionne ha voluto precisare che il Lingotto non si priverà mai del suo marchio storico. In altre parole il brand Fiat resterà sempre sotto la scuderia di Fiat Chrysler Automobiles. 

Le parole di Marchionne potrebbero influenzare l’andamento delle azioni FCA su Borsa Italiana oggi. La quotazione del Lingotto sul Ftse Mib riparte dai 16,8 euro della chiusura di ieri. Dopo l’euforia dei mesi scorsi, la performance delle azioni Fiat Chrsyler non è stata altrettanto entusiasmante nell’ultimo mese. La quotazione FCA, infatti, riparte dal -7,16% (-1,84% il dato relativo alla sola ultima settimana). Come si evince dal grafico relativo all’andamento del titolo da inizio anno, l’attuale valore delle azioni è molto lontano dai massimi storici che sono stati raggiunti verso la fine del mese di gennaio 2018. Allora il prezzo delle azioni FCA era infatti arrivato a quota 19,84 euro (seduta del 29 gennaio). 

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