Nel premarket, Eni si candida ad essere una delle possibili migliori azioni su Borsa Italiana oggi. Il Cane a Sei Zampe ha infatti fatto riformimento in vista dell’apertura della prima di Ottava a Piazza Affari ed è pronta a mettere sul tavolo il suo carico. Se quindi siete alla ricerca di idee di trading in vista dell’avvio delle negoziazioni su Borsa Italiana, le azioni Eni sono da tenere in debita considerazione. Alla luce di due distinti catalizzatori di breve termine, infatti, la quotazione Eni potrebbe segnare oggi una significativa variazione positiva.
A suggerire di comprare azioni Eni, o comunque investire in azioni Eni attraverso il trading di CFD, sono sia alcune notizie di peso arrivate dal Medio Oriente che la decisione degli analisti di Moody’s di alzare il rating su Eni. Nell’ambito di una valutazione complessiva, l’upgrade di Moody’s è quello che riveste un profilo maggiore. Gli esperti hanno rivisto al rialzo il rating a lungo termine di Eni, portandolo da “Baa1” ad “A3”. Alla luce dell’upgrade il nuovo rating a lungo termine è al momento essere il più alto rating di Moody’s tra le società italiane quotate. La stessa agenzia ha inoltre confermato a ‘P-2’ il giudizio a breve termine sulle azioni Eni. La promozione di Moody’s consegna a Eni un importante primato sull’azionariato italiano e suggerisce appunto di comprare azioni del Cane a Sei Zampe. La promozione si basa sulla dimensione e robustezza delle risorse di idrocarburi, sull’efficienza nella gestione che Eni a dimostrato e sulla la ripresa della generazione di cassa. Altra nota positiva evidenziata da Moody’s è rappresentata miglioramento degli indicatori di debito.
Attenzione però a non sopravvalutare le azioni Eni poichè la stessa Moody’s ha anche stabilito che le prospettive sul rating Eni per i prossimi trimestri sono negative.
Capitolo contratti nel Medio Oriente. Eni ha anzitutto ceduto il 10% della sua partecipazione detenuta nel gigantesco giacimento egiziano di Zohr. La partecipazione è finita sotto il controllo di Mubadala Investment Company per un corrispettivo pari a 934 milioni di dollari. Alla luce della cessione, la quota detenuta da Eni in Zohr passerà dal 60% ad un 50%. Il Cane a Sei Zampe comunque manterrà la maggioranza relativa in Zohr. L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato con queste parole l’esito dell’operazione: “Siamo lieti di collaborare con Mubadala e di dargli il benvenuto come partner nella concessione di Shorouk. Questo rappresenta un ulteriore segnale della qualità di questo asset di primaria importanza sviluppato da Eni“.
L’attivismo di Eni nel Medio Oriente però non si è fermato a Zohr ma è arrivato fino agli Emirati Arabi Uniti. Eni ha infatti firmato due concessioni per l’ingresso in due giacimenti negli EAU.
Considerando l’upgade di Moody’s, le nuove mosse nel giacimento di Zohr e i contratti siglati negli Emirati Arabi Uniti, ci sono ben tre diverse ragioni che suggeriscono di comprare azioni Eni su Borsa Italiana. Grazie a questi nuovi catalizzatori le prospettive di Eni si confermano molto positive come già apparso evidente in occasione della presentazione dei risultati 2017. Eni, infatti, ha chiuso lo scorso esercizio con una produzione di idrocarburi record pari a 1,816 milioni di barili equivalenti al giorno, in aumento del 3,2% su base annua.
Al netto delle variazioni del prezzo del petrolio, le prospettive sulle quotazione Eni sembrano essere molto solide.
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