Azioni Creval e diritti relativi all’aumento di capitale di Credito Valtellinese in rialzo su Borsa Italiana oggi. Mentre scriviamo la quotazione Creval segna un aumento del 3% mentre i diritti balzano di oltre l’80%. Graficamente l’andamento del titolo oggi conferma la presenza di un sentiment se non più positivo perlomeno meno negativo sul titolo Credito Valtellinese rispetto alle prime giornate di aumento di capitale. C’è quindi una maggiore fiducia anche se i rischi sull’aumento di capitale da 700 milioni di euro di Creval restano alti soprattutto perchè l’operazione, come da prospetto, deve essere completata prima delle elezioni politiche del 4 marzo 2018. 

Oltre alla ricapitalizzazione, i nodi sul Credito Valtellinese sono di due tipi. Da un lato, infatti, c’è incognita “esuberi” mentre dall’altro c’è lo scottante problema dei crediti deteriorati. Il nuovo piano esuberi del Credito Valtellinese è tornato ad essere nuovamente oggetto di discussione da oggi. La banca della Valtellina ha spedito  alle organizzazioni sindacali di rappresentanza la tradizionale informativa aziendale per far partire la trattativa necessaria per la gestione dei 400 esuberi di personale già indicati nel piano industriale. Gli incontri tra banca e sindacati sulla questione esuberi potrebbero avere inizio già il mese prossimo. Sul tavolo di trattative che si annunciano non certo facili c’è la gestione dell’iter di incorportazione del Credito Siciliano ma anche la chiusura di molte filiali e il riassetto della rete. Il piano esuberi della banca è parallelo all’aumento di capitale di Creval e al più generale piano di risanamento in quanto contribuirà a portare il cost/income ratio a 57,5% entro il 2020. 

Se il piano esuberi del Creval è un autentico punto interrogativo, altrettanto si può dire anche per la questione dei crediti deteriorati. Nel prospetto relativo all’aumento di capitale Creval fa riferimento a una serie di nuove cessioni di crediti con l’obiettovo di portare il rapporto crediti deteriorati lordi sul totale dei crediti lordi al 9,6% nel 2020. Queste cessioni sono complementari rispetto a quelle già previste nell’Action Plan 2017-2018 che si era concluso con la la cartolarizzazione GACS denominata Elrond, per un ammontare complessivo di crediti NPL lordi di 1,4 miliardi di euro (con la riduzione del rapporto crediti deteriorati lordi/crediti lordi da circa 27% a circa 21%).

Le notizie sul piano esuberi e quelle sulle politiche in merito ai crediti deteriorati sono essenziali per capire cosa fare in relazione alla ricapitalizzazioen da 700 milioni di euro del Credito Valtellinese. Non è un mistero che da giorno dell’avvio dell’operazione, ossia dallo 19 febbraio scorso, molti azionisti ma anche semplici trader si stanno chiedendo cosa conviene fare con l’aumento di capitale Creval

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