Borsa Italiana oggi fa i conti con il calo delle quotazioni del petrolio. In particolare a subire le scontate conseguenze della flessione del prezzo del greggio sono i titoli legati all’andamento dell’oil. In questo contesto va inqudrato il crollo di quelle società che appunto sono legate a doppio filo alle oscillazioni di Brent e WTI. Mentre scriviamo la quotazione Tenaris segna un calo del 2,15% ma in negativo si muove anche Saipem (-1,67%) mentre Eni limita i danni registrando un ribasso dello 0,1%. Tra le azioni del settore oil a registrare su Borsa Italiana oggi il quadro grafico più preccupante sono quindi Tenaris e Saipem. Alla luce delle forti vendite di oggi, il prezzo delle azioni Tenaris è scivolato a 13,4 euro mentre la quotazione Saipem è caduta a 3,4 euro.
Tenaris, in particolare, oltre all’andamento del greggio, si ritrova a fare i conti con i clima di attesa per la pubblicazione dei conti preliminari 2017. Il calendario degli eventi societari prevede che Tenaris renda pubblici i risultati dell’esercizio 2017 domani prima dell’apertura di Borsa Italiana. Il fatto che Tenaris sia scivolata all’ultimo posto del Ftse Mib oggi potrebbe quindi essere anche dovuto ad una sorta di attività preparatoria degli investitori in vista della pubblicazione dei conti.
Per capire come posizionarsi domani su Tenaris, quindi se è meglio comprare o vendere azioni in avvio di seduta, è bene prendere in considerazione le stime elaborate da broker e analisti sui possibili conti 2017 della società. Secondo il consensus raccolto da Factset, Tenaris dovrebbe chiudere l’esercizio 2017 con ricavi per 5,188 milioni di dollari, in aumento rispetto ai 4,294 miliardi di dollari del 2016 e un Ebitda a quota 931,8 milioni di euro contro i 598 del 2016. Il consenso di Factset vede in forte auemento anche l’ebitda margin di Tenaris che dovrebbe salire al 18% dal 13,9% di un anno fa. Positive anche le indicazioni su tutti gli altri parametri con un ebit a 309,8 milioni di dollari, che si confronta con la perdita di -59,1 milioni dell’esercizio precedente, e un utile netto pre-tasse a 383,8 milioni di dollari (34,4 milioni del 2016).
Se Tenaris dovesse presentare domani risultati in linea con queste indicazioni, immediatamente potrebbero scattare le ricoperture sul Ftse Mib. Non si deve infatti dimenticare che, oltre al chiaro impatto determinato dal calo del prezzo del petrolio, la quotazione Tenaris oggi sconta anche il recente rally provocato dalle indiscrezioni sulla possibile introduzione in Usa di dazi sull’acciaio. Nella seduta di ieri 20 febbraio, proprio grazie a questi rumors, il prezzo delle azioni Tenaris era risalito fino a 13,7 euro. Il calo di oggi potrebbe portare le azioni Tenaris su prezzi più convenienti in vista di un possibile rilancio di domani.
Vale in linea generale lo stesso discorso anche per Saipem. Gli esperti di Banca Akros consigliano di comprare azioni Saipem (rating buy). La conferma della raccomandazione è arrivata dopo che la scorsa settimana la società ha reso noto di essersi aggiudicata un nuovo contratto da circa 750 milioni di dollari per il progetto di sviluppo della raffineria Duqm in Oman. Secondo Banca Akros, comunque, il principale catalizzatore per le azioni Saipem continua ad essere rappresentato dalle attività offshore relative al business della perforazione che a quello delle costruzioni. Come nel caso di Tenaris, anche per quello che riguarda Saipem, comprare ai prezzi di oggi potrebbe essere un affare in vista di una possibile riparenza (sempre condizionata all’andamento del prezzo del petrolio).
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