Il consiglio di amministrazione del Credito Valtellinese ha approvato le condizioni dell’aumento di capitale di Creval da 700 milioni di euro. Al termine di una riunione fiume, il CdA ha praticamente risposto a tutte le domande degli investitori in merito alla delicata operazione di rafforzamento patrimoniale. Quando partirà l’aumento di capitale di Creval? Quale sarà il rapporto di emissione delle nuove azioni Credito Valtellinese? Quale sarà il prezzo di sottoscrizione e lo sconto sul TERP delle nuove azioni? Tutti questi interrogativi, grazie alle decisioni del CdA, da oggi hanno una risposta ben precisa.
L’aumento di capitale di Creval inizierà il prossimo lunedì 19 febbraio e terminerà il successivo 8 marzo. I diritti relativi all’aumento di capitale del Credito Valtellinese resteranno quotati fino al 2 marzo, ossia fino al venerdì prima delle elezioni politiche del 4 marzo.
Per stabilire se l’aumento di capitale di Creval conviene è necessario andare a guardare a quelle che sono le condizioni dell’offerta ma anche al prezzo delle azioni del Credito Valtellinese su Borsa Italiana oggi. In base alle delibere del CdA della banca valtellinese, l’operazione prevederà l’emissione di massime 6.996.605.613 azioni ordinarie che verranno offerte in opzione agli azionisti. Il prezzo di offerta delle nuove azioni Creval è stato fissato a 0,1 euro mentre il rapporto è stato fissato dal vertice della banca a 631 azioni di nuova emissione ogni azione posseduta. In considerazione della capitalizzazine di Creval, il controvalore massimo lordo dell’offerta sarà pari a 699,66 milioni di euro.
Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni Creval incorpora uno sconto di circa il 16% sul prezzo teorico ex diritto (TERP) delle azioni Credito Valtellinese calcolato secondo le metodologie correnti, sulla base della media dei prezzi ufficiali degli ultimi 3 mesi. La decisione finale del CdA sull’ammontare dello sconto conferma quindi le indiscezioni che erano circolate già ieri in relazione all’aumento di capitale di Creval iperdiluitivo.
A garanzia dell’intera operazione c’è un consorzio di garanzia molto robusto. Nonostante la decisione di Jefferies di uscire dal pool di banche, sono comunque tanti gli istituti che si sono impegnati a garantire l’operazione. In particolare, Mediobanca agirà in qualità di Sole Global Coordinator e Joint Bookrunner, Banco Santander, Barclays, Citigroup Global Markets Limited e Credit Suisse agiranno in qualità di Co-Global Coordinators e Joint Bookrunners e per finire Commerzbank e Société Générale agiranno in qualità di Senior Joint Bookrunners.
Proprio la definizione di un saldo consorzio di garanzia era diventata, nelle scorse settimane, uno degli obiettivi del piano di azione del managemet.
A questo punto l’iter per il lancio dell’aumento di capitale di Creval da 700 milioni di euro prevede la pubblicazione del via libera da parte della Consob all’operazione. L’atto formale dovrebbe arrivare nel fine settimana.
Per capire se conviene o meno aderire all’operazione si deve tenere in considerazione che, essendo iperdiluitivo, l’aumento di capitale determinerà l’azzeramento della quota in mano a quegli azionisti che dovessero decidere di non partecipare all’operazione. Rispetto agli aumenti di capitale recentemente realizzati da altre società quotate su Borsa Italiana, quello di Creval presenta uno sconto inferiore. Lo sconto sul TERP nell’ambito dell’aumento di capitale di Banca Carige era infatti pari al 26%, quello relativo ad Unicredit ammontava al 38% e quello riguardante Saipem era pari al 37%.
L’andamento dell’operazione influenzerà la quotazione Creval in Borsa. Nell’ultimo anno il prezzo delle azioni Credito Valtellinese ha subito un deprezzamento del 74% e nella sola seduta di ieri, la quotazione Creval ha perso il 4,3%. Quello che è certo è che l’aumento di capitale della banca valtellinese sarà un’occasione di trading per molti investitori che sono unicamente interessati alla speculazione.
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